Che siamo e saremo sempre di meno lo sappiamo. Che nel frattempo in molte DP le lavoratrici e i lavoratori sono stati “spezzettati” con le percentuali pure. Che l’Agenzia ha sempre meno soldati ma in compenso tanti generali pure.

Generali e generalesse che spesso e volentieri interpretano il loro ruolo come assegnazione del carico pervenuto alla struttura sovranintesa a cascata in capo ai funzionari e scaricano sull’ultimo anello della catena la responsabilità di cosa fare con il sovraccarico. Protocolli, mail, pec che girano alla velocità della luce.

Così son tutti brave e bravi! Non basta assegnare. Occorre estrinsecare l'elevata responsabilità per cui la retribuzione è proporzionata per fare anche scelte: in termini di lavorazioni non effettuabili, ordini di priorità, ribaltare il piano e dire che quanto inesorabilmente perviene non è più sostenibile.

Il corto circuito sta nel pensare che tutto finisce nell'assegnare tutto il protocollo.

Cresce sotto gli occhi sempre più demotivati delle lavoratrici e dei lavoratori una generazione di burocrati che sollecitano, ricordano, premono, nell'utopistico disegno di fare obiettivo a tutti i costi

Sulla pelle di chi?

E allora non ci basta dire che vogliamo più personale. Vogliamo anche più rispetto da parte di chi inseguendo la carriera qua e là, magari dopo aver fatto retorica da millemila cose da fare in un Ufficio, dall’oggi al domani vince un incarico, molla e se ne va.

Vogliamo che gli onori siano accompagnati dagli oneri.

Vogliamo che anche le POER facciano sportelli, rotazione e le attività di base dei funzionari “semplici”.

Vogliamo che l’Amministrazione, bravissima a garantire posizioni di potere e di livello economico, sia garante anche di tutto il resto del personale e delle conseguenze connesse a ogni bottiglia di spumante stappata dai generali.

Pubblichiamo la lettera mandata alla DR Sicilia e a tutte le DP della Sicilia.

USB PI Agenzie Fiscali Sicilia