Sicilia – Entrate, disciplinare a chi? USB chiede un intervento della Direttrice Provinciale a tutela della dignità e del benessere lavorativo del personale Ufficio Controlli di Siracusa
Pubblichiamo la nota che la USB ha trasmesso alla DP di Siracusa a seguito di una missiva abnorme del Capo Ufficio Controlli.
É inaccettabile che il timore reverenziale verso l’AUDIT porti a porre una questione lavorativa formale su un piano disciplinare e stagli sullo sfondo l’elevatissima serietà professionale nel tutelare le ragioni erariali in una situazione di organici all’osso, spezzettato e con imbarazzante squilibrio del numero delle posizioni apicali sul personale effettivo ( 3 capi per 7, 5 colleghe e colleghi effettivi) A difesa della dignità e del benessere lavorativo nonchè del rispetto della fondamentale componente motivazionale nei luoghi di lavoro, la USB ha chiesto un intervento urgente nei confronti del Capo Ufficio Controlli, ritenendo che lo stesso non solo debba porgere pubbliche scuse al personale ingiustamente bistrattato ma anche astenersi per il futuro da comportamenti similari. Ci riserviamo sin d’ora di tutelare in ogni sede la dignità professionale delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti e di attivare formalmente una procedura per la richiesta di dimissioni del Capo Ufficio Controlli di Siracusa.
Basta cunnuti e mazziati!
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia
Oggetto: richiesta urgente intervento a tutela dignità e benessere lavorativo personale Ufficio Controlli DP Siracusa. Riserva azioni a tutela del personale
Giunge notizia alla scrivente Organizzazione di una missiva del capo Ufficio Controlli con la quale sono state agitate futuribili responsabilità disciplinari per le colleghe e ai colleghi in quanto, in presenza di un accertamento in scadenza non è stato fatto inserimento preventivo nell’applicativo a GECO, il software di monitoraggio delle lavorazioni accertamento. Questa vicenda è per noi di una abnormità e gravità assoluta dal momento che:
- Fa prevalere l’elemento formale e para-punitivo ( Geco serve per un monitoraggio interno e non ha alcuna incidenza esterna) sull’elemento sostanziale ( la difesa della tutela erariale di un avviso in scadenza e inserimento comunque avvenuto) ;
- Viene espresso nei confronti di un personale all’osso e “spezzettato” che con carichi di lavoro insostenibili ha salvaguardato in maniera epica la tenuta dell’Ufficio, stante la composizione come di seguito specificata:
Ufficio Controlli: 1 dirigente- 2 POER- 10 funzionari alle imprese di cui 8 condivisi al 50 % con UT, 1 al 10 % condiviso con Ufficio Riscossione e uno al 30 % condiviso con Analisi e Ricerca; 5 funzionari all’area persone fisiche- enti non commerciali e lavoratori autonomi condivisi al 50 % con UT;
- Comporta un’indebita sostituzione di soggetto legittimato all’erogazione di sanzioni che notoriamente possono essere al più la Direttrice Provinciale o Regionale e non certo un Capo Ufficio;
- L’avviso in oggetto era stato condiviso con la POER, è stato emesso a ridosso di una decadenza di legge e per una fattispecie già oggetto di accertamento l’anno precedente.
Altra cosa sarebbe stata una mera raccomandazione, magari accompagnata oltre che da censure ex post anche da riunioni operative e da prese di ruolo istituzionali e meno deleganti alla base della piramide lavorativa per risolvere le numerose criticità non imputabili alle colleghe e ai colleghi ( es. notifica), sul rispetto dell’iter di inserimento negli applicativi, che si ripete ha valenza interna di mero monitoraggio e non comporta alcuna decadenza.
Si coglie l’occasione per precisare, inoltre, che l’unico soggetto responsabile per la sicurezza è il datore di lavoro, col quale le OO.SS e la RSU hanno stipulato un verbale sulla percentuale in presenza e quindi si diffida il Capo Ufficio in oggetto dal persuadere anche in via informale su percentuali di rientro superiori a quelle stabilite e prudenziali.
A difesa della dignità e del benessere lavorativo nonchè del rispetto della fondamentale componente motivazionale nei luoghi di lavoro, la USB chiede un intervento urgente nei confronti del Capo Ufficio Controlli, ritenendo che lo stesso non solo debba porgere pubbliche scuse al personale ingiustamente bistrattato ma anche astenersi per il futuro da comportamenti similari.
Non è accettabile che il timore reverenziale verso l’AUDIT porti a porre la questione su un piano disciplinare e stagli sullo sfondo l’elevatissima serietà professionale nel tutelare le ragioni erariali in una situazione di organici all’osso e con imbarazzante squilibrio del numero delle posizioni apicali sul personale effettivo ( 3 capi per 7, 5 colleghe e colleghi effettivi)
USB si riserva sin d’ora di tutelare in ogni sede la dignità professionale delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti e di attivare formalmente una procedura per la richiesta di dimissioni del Capo Ufficio Controlli di Siracusa.
Cordialmente
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia