Sicilia – Entrate, Dp Catania: senza trasparenza non c’è giustizia. I diritti o sono di tutt@ o sono privilegi

Catania -

Come Organizzazione abbiamo sempre impostato la nostra azione sindacale su principi cardine e non negoziabili come la trasparenza, la parità di trattamento e la sicurezza, intesa nella sua ampia accezione di contrasto allo stress da lavoro correlato.  

Quello a cui assistiamo alla DP di Catania invece è l’esatto contrario e lo riteniamo inaccettabile.

Riteniamo inaccettabile che la mancata firma del CCNL si sia trasformata nella totale mancanza di informazione sul fondo (EX FUA) 2022. A distanza di oltre un mese e mezzo dalla convocazione del 3 febbraio né le RSU, né i sindacati né le lavoratrici e i lavoratori della DP hanno potuto ricevere copia del verbale o dell’accordo. La intranet langue su questo e non solo.

Riteniamo inaccettabile che a fronte di una nota inviata lo scorso 27 febbraio sulla gestione dello straordinario e della banca delle ore non solo non giunga alcuna risposta alla nostra richiesta di trasparenza e di rispetto degli atti dispositivi interni ma la Direzione tollera che a seconda del Responsabile di Area la banca ore possa essere approvata o tramutata in straordinario o le ore in eccedenza vengano tagliate. Viva l’omogeneità amministrativa e la parità di trattamento!

Riteniamo inaccettabile che avvengano assegnazioni di personale in condivisione, così istituzionalizzando una pratica che rende strutturale lo spezzettamento delle colleghe e dei colleghi e crea fittiziamente le unità per il mantenimento dei team. Guarda caso sotto bando p.o.

Riteniamo inaccettabile che a fronte di spostamenti massivi di personale da un’articolazione all’altra alla DP di Catania non si sia mai proceduto a interpello per valutare le disponibilità dei comuni mortali senza santi in paradiso ma si sia agito in maniera unilaterale e con pacchetti di spostamenti pre- concordati.

Riteniamo inaccettabile che cada sulla testa della DP una tegola come il sisma 90, con il suo portato di numeri e contribuenti inferociti e non sia avvenuta alcuna ricalibrazione dei carichi di lavoro nè tantomeno una smentita di articoli sulla stampa che hanno creato un caos.  

Riteniamo inaccettabile che l’Amministrazione possa opporre segreti di Stato ed esigenze di riservatezza pur di non dare conto delle sue scelte nella selezione della sua classe dirigente: d’altronde cosa aspettarsi quando è “normale” per tutt@, tranne che per noi di USB,   vedere che i sindacalisti sono anche capi con buona pace della mera opportunità  e della prevenzione del conflitto d’interessi?

Riteniamo inaccettabile che a fronte di stipendi al palo con l’inflazione a due cifre (di cui vanno ringraziati i firmatari del contratto- bidone), buoni pasto che sono a stento buoni colazione, attesa messianica del cedolino, si assista a una forbice retributiva sempre più allargata dove hai da un lato un cerchio magico che si attrezza per fare carriera e dall’altro una classe lavoratrice sempre più stressata, stanca, isolata e ricattata.

Riteniamo inaccettabile che stia passando l’idea che se non ti lamenti non avrai problemi, che se non arrivi a fare le scadenze impossibili non è responsabilità di chi ha deciso che tanti “acchetti e tanti buttuni” ma la tua che non ti sai organizzare. D’altronde VALE serve proprio a questo: a tenere sotto ricatto, scaricare le responsabilità e risparmiare sui costi di gestione.

In questa fase storica,  già di per sé strutturata per rendere invisibile  il dissenso e  depotenziare la difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, si  inseriscono le elezioni RSU 2025, un’occasione che passa ogni 3 anni e che da la possibilità alle lavoratrici e ai lavoratori di dare un mandato chiaro a chi li deve rappresentare e a come li deve rappresentare.

Il tutto nel quadro di un contesto lavorativo caratterizzato da risveglio sindacale a orologeria (!), da un restringimento degli spazi di democrazia sindacale e dalla manipolazione delle informazioni che punta alla rassegnazione e al meno peggio.

Noi siamo abituati a lottare e continueremo a fare fino in fondo la nostra parte: partendo dai principi di parità di trattamento, dalla condivisione delle pratiche di autodifesa (VALE) e dalla trasparenza dei nostri programmi e delle persone che ci mettono la faccia per rompere i meccanismi tossici che vive la DP di Catania.

Vi aspettiamo il prossimo 9 aprile in Assemblea (locandina e ordine del giorno  allegati)

USB PI Agenzie Fiscali Sicilia