Sicilia - Entrate, i sindacati non sono né notai a corrente alternata né spettatori silenti: stop alle fughe in avanti alla DP di Catania

Catania -

Continuano le fughe in avanti alla Dp di Catania.

Usb, insieme a FLP, ha mandato una nota alla DP per chiedere un incontro avente ad oggetto il rientro in sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.

Il tutto a seguito sia della decisione unilaterale di implementare gli sportelli che del modus operandi di parte pubblica che, unico e solo caso in Sicilia, non ha provveduto alla convocazione di un incontro apposito in materia di protocollo sulle attività esterne, limitandosi a una mera comunicazione via mail e alla ricezione parziale di alcune delle osservazioni fatte da USB. Un protocollo che ha già trovato applicazione, vista la partecipazione alle udienze e di cui avremmo voluto approfondire molti aspetti, così come fatto in diverse province della Sicilia.

Come se ciò non bastasse, nelle more dell’incontro nazionale del prossimo 9 settembre avente ad oggetto la prosecuzione sugli istituti di conciliazione vita- lavoro, ci giunge voce che sia stato già formulato un piano dei rientri con tanto di date.

Non possiamo in alcun modo accettare che in un momento così delicato si adottino decisioni calate dall’alto, riguardanti non solo la sicurezza ma anche il futuro organizzativo delle vite tantissime lavoratrici e lavoratori, senza una chiara e trasparente condivisione dei criteri e delle scelte e disamina delle questioni in campo.

Sotto il testo della nota.

Oggetto: implementazione attività di sportello degli uffici territoriali. Protocollo attività esterne. Piano rientri in presenza.

In risposta alla nota Prot.93815 pervenuta in data 3/9/2020 relativa a quanto in oggetto specificato, le scriventi organizzazioni sindacali ritengono doveroso per i risvolti sulla salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini fruitori dei servizi erogati, richiedere un tavolo sindacale per definire e programmare le modalità per un eventuale rientro in ufficio in totale sicurezza dal 15 settembre p.v.

Tale incontro, oggetto di plurime richieste anche nel mese di luglio, si appalesa necessario anche in considerazione dell’attuale situazione epidemiologica, tutt’altro che rassicurante, visto il crescente numero di contagi della provincia etnea ma soprattutto in quanto la riapertura fissata per il 15 settembre p.v. delineata da scelte normative ed organizzative era stata presa in un periodo dove vi era stato un importante calo dei contagi. Si evidenzia, inoltre, sin d’ora da un lato la sempre maggiore spinta alla digitalizzazione dei servizi indicata da ultimo dall’Informativa alle OO.SS nazionali del 5 agosto, dall’altro la necessità di una tenuta dei servizi in base alle presenze effettive, alla luce delle disposizioni sui lavoratori fragili e conviventi con ultra ottantenni.

 

Le scriventi sigle, inoltre, precisano che il protocollo attività esterne proposto da parte pubblica è stato elaborato in assenza di una formale discussione e pertanto non hanno posto alcuna sottoscrizione allo stesso.

In relazione ai c.d. piani di rientro, per i quali non è giunta alcuna informazione o comunicazione sindacale, si fa presente che non è stato sottoscritto alcun accordo in merito al rientro in sicurezza e alle nuove modalità di smart working e si chiede di non dare seguito al piano de quo, atteso che è previsto per il prossimo 9 settembre un incontro nazionale in materia.

Le scriventi sigle pertanto rimangono in attesa di conoscere la data fissata per tale incontro.

Cordialmente