Sicilia - Entrate, in DR si parla di attività esterne
Lo scorso 15 settembre si è svolto l’incontro in Direzione Regionale della Sicilia avente all’ordine del giorno il protocollo sulle attività esterne.
Un incontro in cui ruolo centrale ha avuto la RSU che ha subito chiesto l’inserimento nella proposta preventivamente trasmessa da parte pubblica di diversi punti qualificanti contenuti nell’accordo nazionale del 28 luglio.
In particolare, l’aspetto volontaristico e l’attenzione sul punto 6 del Protocollo Nazionale, nella parte in cui è previsto che “i dipendenti per l'attività esterna sono prioritariamente individuati tra quelli che volontariamente hanno espresso la volontà ad eseguirle tenendo conto anche della rotazione”, il punto 10 sulla possibilità di sottoposizione volontaria a test o tamponi, il punto 13 ovvero la fornitura preventiva alla RSU e alle OOSS territoriali del piano dei controlli esterni da eseguire ( natura, quantità, tipologia di controllo).
Usb ha sostenuto le richieste della RSU, rilevando e chiedendo altresì:
- La limitazione alle attività programmabili e di cui è resa manifesta la necessità;
- che sarebbe stato necessario anche l’inoltro a RSU e OO.SS. dei protocolli anticontagio adottati dalle Commissioni e dai Tribunali, ritenendo fondamentale una piena cognizione di quanto ivi previsto. Le determine delle Commissioni Tributarie che abbiamo potuto leggere ( quelle dei Tribunali non ci risultano pervenute) infatti, non sono veri e propri protocolli anticontagio, dal momento che non contengono la sottoscrizione di soggetti istituzionali, quali in primis medico competente ed rls. A ciò si aggiunga che nulla prevedono in termini di areazione e il tema delle autocertificazioni. Per accedere alle Commissioni, infatti, le colleghe e i colleghi devono dichiarare di non avere contatti stretti COVID e se provengono da zone a rischio e di non avere contatti che provengono da zone a rischio. USB ritiene che la formulazione elaborata dalla Commissione rappresenti un vero e proprio esonero di responsabilità, diverso sarebbe stato sarebbe stato usare altra formulazione rispetto a fatti storici di cui si possa avere effettiva e piena conoscenza ovvero di non essere stati contattati dalle ASP, sottoposti a isolamento domiciliare, quarantena o in attesa di risultato del tampone;
- Chiesto il potenziamento delle udienze da remoto, così come tra l’altro previsto dall’art 135 DL 34/2020. Su entrambe le questioni USB ha chiesto un intervento da parte del Direttore Regionale, la cui interlocuzione col MEF potrebbe aprire canali istituzionali a ulteriore garanzia del personale. Rispetto al primo punto, condiviso dalla RSU e dalle OO.SS Direttore ha assunto l’impegno di contattare il Presidente della Commissione Tributaria Regionale per un incontro. Rispetto al secondo non se ne è rilevata la fondatezza e pertanto USB si rivolgerà direttamente alle Commissioni per chiedere la modifica dell’autocertificazione ex DPR 445/ 2000.
- Inserimento della visiera tra i dispositivi di protezione individuale anche per chi va in udienza. Richiesta accordata da parte pubblica.
- Chiesto chiarimento sul soggetto competente alla redazione della check list, ritenendo che tale competenza non spetti al lavoratore ma al datore di lavoro. Parte pubblica ha concordato con questa interpretazione.
- Stante la penuria di auto di servizio, chiesto utilizzo auto a noleggio o taxi e in subordine anticipo delle spese nel caso di utilizzo veicolo proprio, ivi compresa la sanificazione del veicolo. Su tale richiesta non c’è stata apertura.
- Vista l’assenza alla riunione se fosse stato acquisito il parere del medico competente
Alla luce dell’accoglimento dell’inserimento dei punti qualificanti dell’accordo nazionale e della sostanziale limitazione alle udienze, USB ha valutato di firmare il protocollo, fermo restando che per definizione tale accordo è da considerarsi come uno strumento in divenire e che lo stesso prevede, in caso di variazione del quadro attuale, la fornitura preventiva del piano dei controlli esterni da eseguire (natura, quantità e tipologia di controllo) alla RSU e alle OOSS territoriali.
Rispetto ad accordo nazionale è, inoltre, contenuta una clausola di garanzia “finale” molto importante, peraltro oggetto delle richieste USB a livello nazionale (poi accolte) in tutti i tavoli provinciali, una clausola corollario dell’art. 44 decreto legislativo 81/2008 “Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato” ovvero la sospensione attività in caso di rischio non preventivato riscontrato sul posto.
Invitiamo tutte le colleghe e i colleghi a farsi parti attiva e dare piena attuazione al punto 9 del protocollo ove è prevista, “al termine dell’attività esterna, una breve descrizione dei luoghi dove ha svolto il proprio servizio, fornendo una valutazione qualitativa sulla presenza e l’applicazione dei protocolli anticontagio”.
USB Pi Agenzie Fiscali Sicilia