Sicilia – Entrate, le procedure di mobilità valgono solo per le POER e superano Scilla e Cariddi
Accade in Sicilia che venga emanato un interpello per ricoprire una posizione per Direttore Territoriale di un Ufficio, in particolare Palermo 2.
A marzo l’Amministrazione emana il bando, poi fa gli esami e pubblica gli esiti della procedura (rigorosamente in puro ordine alfabetico, non sia mai in ordine di punteggio!).
Un interpello a cui partecipano in tantissim@: 32. Un miniconcorso, non c’è che dire.
Come al solito, degli atti di nomina degli incarichi neanche l’ombra. Informativa sindacale niente. Intranet niente. Invio al personale niente. Segreto di Stato. Questione che, come USB, abbiamo sollevato per una procedura a Catania e che ci ha visto vincitori in primo grado con tanto di condanna all’Amministrazione e che troviamo lesiva di qualsiasi regola minimale sulla trasparenza, per non dire di rispetto dei partecipanti alla procedura e dei comuni mortali che non sanno di lì a breve chi sarà il loro capo o la loro capa.
Fin qui, comunque, tanto di abnorme ma nulla di nuovo.
Poi, invece, a questo giro succede qualcosa in più.
Fonti sindacali, evidentemente in connessione privilegiata con l’Amministrazione, visto che di ufficiale non è stato comunicato NULLA, alla vigilia del 1° maggio iniziano a fare bollettini da edicola su incarichi assegnati in tutta la Sicilia, persino a colleghi provenienti da altre Regioni. Le province coinvolte non sono più solo Palermo ma Catania, Messina, Siracusa, Trapani. Quello che l’articolo 10 del bando prevede come eventuale diventa spoil system.
Insomma: care colleghe e cari colleghi. Non siate troppo scrupolosi quando esce un bando per POER in una città che non vi interessa. Abbiate fede nel potere “estensivo” degli interpelli. Partecipate in massa! Potrebbe essere l’unica occasione per spostarvi e mantenere l’incarico con nuova decorrenza, in ogni caso potrete entrare nelle mitiche fasce ed essere un bel giorno scelti per coprire posti qua e là o, meglio ancora, avere un trampolino di transizione per avvicinarvi a casa.
Noi, che dire, ci manteniamo amanti del diritto e delle regole e, oltre a lottare per la trasparenza e il diritto alla parità di chance, chiediamo procedure di mobilità e coworking ormai da mesi per quei poveri pendolari di lunga percorrenza che macinano KM in una Regione da fine cantiere mai.
Roma e Palermo sono sorde, evidentemente la loro attenzione vale solo per i loro vertici. Un bel segnale, non c’è che dire. Bello tanto quanto il fatto che non siano previsti posti a bando di funzionari per la Sicilia ma va tutto bene. Obiettivo must go on.
Un doppio binario che troviamo inaccettabile e per il quale andremo avanti fino in fondo.
USB PI Pubblico Impiego Sicilia