Sicilia – Entrate, schede di sintesi e proroga accordo lavoro agile: l’intervento della USB ad Agrigento

Agrigento -

Pubblichiamo per trasparenza l’intervento che la USB ha fatto all’incontro sindacale del 28 aprile chiesto a livello unitario da tutte le parti sindacali e avente all’ordine del giorno l’atto dispositivo sulle schede di valutazione e la proroga dell’accordo sul lavoro agile alla DP di Agrigento.

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Al fine di inquadrare correttamente i termini della questione USB ritiene necessario effettuare una ricostruzione cronologica dei fatti e della cornice di riferimento.

Lo scorso 5 novembre, in sede di contrattazione sull’accordo lavoro agile e in particolare all’articolo 9 sul monitoraggio USB ha proposto, ad Agrigento così come in tutti gli incontri sul lavoro agile in Sicilia, di aggiungere alla frase già prevista dal Protocollo nazionale firmato dalle altre sigle sindacali“ Fermi restando i divieti previsti dalla normativa di settore (per esempio contenuti nella legge 300/70) il responsabile dell’Ufficio verifica periodicamente l’andamento delle attività svolte in lavoro agilela clausola “avvalendosi prioritariamente degli applicativi utilizzati e delle lavorazione trasmesse al diretto responsabile”.

Tale richiesta di innesto è stata ritenuta necessaria non in quanto astratta o meramente stilistica ma in quanto USB aveva già avuto modo di vedere come in altri Uffici la nota della Direzione Centrale sulle schede di rilevazione a cui fa riferimento l’atto dispositivo sulle schede di sintesi del lavoro agile fosse diventata un aggravio a carico delle lavoratrici e dei lavoratori.

Diverse sono state le note che, alla luce di una lettura testuale delle disposizioni, USB ha trasmesso a livello centrale e territoriale per precisare che “la scheda di sintesi dovesse essere compilata dal responsabile e non dalle lavoratrici e dai lavoratori”, così come che l’utilizzo della scheda “dovesse riguardare le attività programmate da ciascun responsabile in periodi lavorativi successivi all’avvenuto consolidamento dell’organizzazione del lavoro”.

Non a caso il 22 aprile 2020, a seguito di richiesta di precisazioni della USB la Direzione Centrale – Risorse Umane e Organizzazione ribadiva che la “compilazione della scheda è a cura del responsabile, che è uno strumento di ausilio e che non è quindi nè un report per la verifica dei risultati, né per la misurazione della produttività o della produzione, i cui criteri dovranno essere necessariamente definiti previo il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali”.

Tanto premesso ai fini della corretta individuazione dei soggetti tenuti all’adempimento, va in questa sede evidenziato che tale scheda di rilevazione fosse stata ideata, nell’aprile dello scorso anno, nella prima fase emergenziale, quando ci trovammo tutt@ dall’oggi al domani a svolgere lavoro agile per motivi di sicurezza collettiva.

USB ritiene che la scheda di rilevazione, così come formulata, con una ratio ben precisa e di oltre un anno fa, sia di fatto anacronistica. Nel frattempo sono intervenuti accordi sindacali nazionali e territoriali, POLA e persino apertura della stagione di contrattazione collettiva ( ARAN 29 aprile).

USB chiede, dunque, in via principale il ritiro della scheda di rilevazione e sottolinea altresì:

  1. Che in materia di monitoraggio delle attività il Comitato Unico di Garanzia ha evidenziato criticità connesse alla inadeguatezza dei modelli classici offerti dalle vigenti disposizioni legislative e contrattuali e che il tema riguarda direttamente sia il benessere individuale di chi lavora che il complesso benessere organizzativo;
  2. l’asimmetria tra i diritti e i doveri e la mancanza di una dotazione sistemica, visto che le colleghe e i colleghi hanno dovuto lavorare con le loro strumentazioni e senza ristori per le spese vive ( sul punto ricorda le plurime richiesta di rilevazione dei fabbisogni informatici di USB fatte a ogni livello siciliano);
  3. la rilevanza del carattere fiduciario.

In via subordinata USB chiede che l’atto dispositivo 25/2021;

  1. Non venga applicato per le giornate in presenza in quanto la nota della DC in cui trova la propria fonte di prassi interna vale solo per il lavoro agile;
  2. Che non sia compilata dai funzionari ma dai responsabili, i quali, come da accordo sindacale del 5 novembre, dovranno “ avvalersi prioritariamente degli applicativi utilizzati e delle lavorazione trasmesse al diretto responsabile ove possibile”;
  3. Che la cadenza sia periodica ( così dicono le note DC) e non rigidamente e aprioristicamente settimanale.

 Su proroga accordo lavoro agile

Ferme restando le criticità già espresse sulla disparità normativa e retributiva tra lavoro agile e lavoro in presenza, USB chiede, come già fatto in precedenza e in tutte le trattative siciliane, l’inserimento di un articolato specifico sui diritti sindacali, informazione e partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

In particolare, la messa a disposizione sia della bacheca elettronica sindacale territoriale sulla intranet che delle piattaforme digitali per lo svolgimento delle Assemblee on line. Se il lavoro agile e gli Uffici si svuotano anche il sindacato si deve poter digitalizzare.

Le lavoratrici e i lavoratori delle Agenzie hanno garantito la tenuta dello Stato Sociale in questo momento di buio collettivo.

Oggi si rischia che lo smart working sia lo strumento in chiave emergenziale attraverso il quale destrutturare in maniera sostanziale la cornice dei diritti dentro i luoghi di lavori e il grimaldello con il quale legittimare la chiusura degli Uffici e dunque l’arretramento dei presidi di Legalità dello Stato sui territori.

USB è favorevole a un tavolo di confronto sui carichi di lavoro, per i quali ricorda di aver già presentato istanza di accesso civico con cui ha chiesto altresì un focus specifico su depauperamento organici, rilevando sin d’ora le criticità sistemiche connesse a forme di parcellizzazione delle attività a carico del personale.

USB PI Agenzie Fiscali Sicilia