Sicilia - Entrate, Se questa è l'Agenzia. Aperta la caccia la lavoratore
Non bastasse la questione salariale, vera emergenza per i Lavoratori ma non certo per dirigenti e posizioni dirigenziali nominate, con i quali la forbice economica continua ad allargarsi.
Non bastassero smantellamento, chiusura delle sedi, mobilità coatta, carichi di lavoro mai sufficienti, responsabilità e pressioni.
Siamo davanti alla regolare minaccia quotidiana anche per un solo giorno di ferie, continuamente sottoposte al dio obiettivo dirigenziale. E ad una direzione che si rifiuta anche di discuterne. Siamo davanti a ripetuti trasferimenti coatti che costringono i Lavoratori a viaggi quotidiani anche di oltre cento chilometri.
Non basta mai.
Davanti al fallimento di obiettivi non raggiunti, davanti comunque alla conferma a dirigente di chi dirigente non è, tra l’altro dirigente sotto casa mentre i Lavoratori sono costretti a mobilità coatta, si apre la stagione dei procedimenti disciplinari.
Prima ventilati, poi aperti e ripetuti: l’impressione è che si sia aperta la caccia ai Lavoratori, che non importi neanche a chi e perché, l’importante è giustificare i propri fallimenti riversando le colpe sui Lavoratori, con provvedimenti gravissimi, fino alle estreme conseguenze, con ferocia.
Nessuno escluso, quando suona la campana.
Così accade che davanti ad un’aggressione subita, la vittima dopo qualche settimana diventi invece, dopo una vita di lavoro senza problemi e con apprezzamenti dei colleghi, da allora stranamente oggetto di una sequela interminabile di procedimenti disciplinari.
Un’autentica caccia ai Lavoratori.
Questo è il quadro, che investe i Lavoratori. Tutti. Nessuno escluso. E che non siamo disposti a subire.
A Siracusa, ma forse non solo a Siracusa. Ormai insopportabile.
E’ questo l’ennesimo trattamento verso i Lavoratori, la nuova politica dell’Agenzia?
Lo chiediamo alla Direzione Regionale, lo chiediamo all’Agenzia: è questa l’Agenzia?