Sicilia – Entrate, terzo incontro sul fondo DP Messina: ennesima fumata nera
Si è svolto lo scorso 22 dicembre il terzo incontro sul fondo alla DP di Messina. Ennesima fumata nera di cui francamente ci sfugge il senso e per cui riteniamo importante esprimere con chiarezza sia la posizione che la USB ha adottato sin dal primo incontro (datato 23 novembre!) che la confusione che regna sotto il cielo.
Sin dal primo incontro e senza troppi giri di parole USB ha espresso con coerenza e chiarezza:
- la propria posizione:
- Divieto di cumulo per le posizioni di responsabilità, per le quali a monte sono già previsti emolumenti finanziati con il fondo di tutto il personale. Da sempre pensiamo che le stesse andrebbero pagate con risorse dell’Agenzia e non con somme destinate alle lavoratrici e ai lavoratori e, nel corso degli anni, abbiamo sempre ribadito l’esclusione della cosiddetta doppia indennità ai capi team e capi area. Il fenomeno delle doppie indennità rappresenta una concentrazione di risorse che mal si concilia con il principio dell’equità economica, principio da garantire a tutto il personale. Non a caso, nel 2021, quando sono stati chiusi i rubinetti per pagare le posizioni è calata la scure dei tagli lineari con gli effetti di spezzatino e parcellizzazione del personale che ben si conoscono e che abbiamo subito denunciato.
- Contrarietà a forme di premialità individuale;
- Applicazione del principio di redistribuzione delle risorse. A sostegno del principio perequativo abbiamo subito proposto di remunerare il personale che non riceve alcuna indennità o la professionalità disconosciuta sia giuridicamente che economicamente al personale che appartiene alla prima e alla seconda area senza alcuna indennità. Queste colleghe e colleghi nella corresponsione della produttività individuale, spesso vengono mortificati con l’attribuzione di coefficienti più bassi seppure spesso si vedano investiti di responsabilità superiori a quelle che competerebbero. Questo personale spesso si ritrova ad avere deleghe di firma, svolge mansioni superiori e sappiamo che l'Agenzia riconosce loro la professionalità solo dopo concorso e solo a quelli che hanno la laurea, mentre utilizza le loro mansioni superiori senza riconoscere nulla.
- Le proprie richieste di chiarimento:
- per responsabili di coordinamento di cui alla lettera I allegato E, con particolare riferimento sia alla sussistenza dei requisiti dimensionali che alla vigenza temporale sul 2019 (anno oggetto di contrattazione);
- sul budget ore assegnate ai gestori di rete per il 2019.
- I punti di mediazione:
Cogliendo l’importanza di un segnale di cambiamento rispetto al tabù inossidabile sul divieto di cumulo, sin dal secondo incontro abbiamo dichiarato di essere disponibili a firmare l’accordo nella versione mediata proposta da parte pubblica e che ricalca quella dello scorso anno (divieto di cumulo per i titolari di posizione di coordinamento col tetto delle 50 giornate). Non solo: dal momento che diverse parti sindacali e la stessa RSU (le cui maggioranze di voto sono più variabili di un cielo di marzo) durante i tre incontri hanno dichiarato di non condividere il divieto di cumulo abbiamo proposto di sottoporre l’eventuale accordo a referendum o ad assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori
Va detto, per trasparenza, che proprio grazie a questa operazione di ricalcolo si è passati da un residuo esiguo per non dire nullo a un residuo di €. 7.400 e che avevamo chiesto e ottenuto dal Direttore di dividere il residuo fondo di sede in via perequativa per il personale che non riceve alcuna indennità.
Nulla da fare. All’ultima riunione, prima della quale sono stati forniti i dati di riepilogo che riportiamo in calce al comunicato, sono state poste pregiudiziali di legittimità che hanno impedito la sottoscrizione di qualsivoglia accordo nonché tirate fuori da parte sindacale una serie di proposte (mai condivise prima) che hanno riportato la discussione su un piano di totale incertezza, non solo economica ma anche delle semplici ragioni che stanno alla base dei ragionamenti di redistribuzione delle risorse.
L’incontro è aggiornato al prossimo 12 gennaio. Noi ci auguriamo che da qui ad allora il cielo di marzo sia meno variabile e che ognuno abbia il coraggio di prendersi le proprie responsabilità senza ricominciare il gioco dell’oca.
Dati forniti dalla DP per incontro 22 dicembre:
ALLEGATO 1: elaborato mantenendo le indennità di cui al punto 4 FONDO DI SEDE (4.2 - 4.3 - 4.4) dell’Accordo nazionale anche per i titolari di incarichi di responsabilità ex art 18 CCNI. Per tutti i lavoratori, in caso di cumulo nella stessa giornata delle indennità di cui al suddetto punto 4. verrà corrisposta l’indennità più favorevole. Per i responsabili di reparto UP-T indennità pari a euro 7,50 per ogni giornata di funzione – RESIDUO CIRCA 6.000,00 EURO
ALLEGATO 2: elaborato non riconoscendo alcuna indennità di cui al punto 4. Fondo di sede ai titolari di incarichi di responsabilità ex art 18 CCNI. Per tutti i lavoratori, in caso di cumulo nella stessa giornata delle indennità di cui al punto 4: Fondo di sede (4.2 - 4.3 - 4.4), verrà corrisposta l’indennità più favorevole – Per i responsabili di reparto UP-T indennità pari a euro 7,50 per ogni giornata di funzione – RESIDUO CIRCA 9.090,00 EURO
ALLEGATO 3: elaborato secondo la proposta di parte pubblica e precisamente, per le indennità di cui al punto 4. Fondo di sede (4.2 - 4.3 - 4.4), in caso di cumulo nella stessa giornata, verrà corrisposta l’indennità più favorevole; 2) per i titolari di incarico di responsabilità ex art.18 CCNI, con riferimento alle indennità di cui al punto 4. Fondo di sede (4.2 - 4.3 - 4.4), viene fissato un tetto massimo da remunerare nei limiti di 50 giornate per l’intero anno. Per i responsabili di reparto UP-T indennità pari a euro 7,50 per ogni giornata di funzione RESIDUO CIRCA 7.400,00 EURO
Infine, nei suddetti prospetti non sono previste indennità di cui al punto 4. Fondo di sede (4.2 - 4.3 - 4.4) dell’Accordo nazionale per i titolari di posizioni organizzative ex art 17 CCNI.
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia