Sicilia – Entrate, Uffici di Palermo a rischio trasferimento: percorrere ogni strada possibile per evitare disagi ai lavoratori e ai contribuenti
Si è svolto lo scorso 25 maggio l’incontro sindacale avente ad oggetto il trasferimento della sede dell’Ufficio Provinciale Territorio Palermo presso la sede di via Roentgen. Un trasferimento di cui non si era avuta alcuna notizia ufficiale e a cui dovrebbero seguire in un secondo momento anche quello degli Uffici attualmente siti in via Toscana e lo spostamento della DR presso l’ex Ospedale Militare in corso Calatafimi
Una scelta organizzativa della Direzione Regionale, giustificata da motivi di economie di gestione ma i cui impatti rischiano di essere non indifferenti sotto diversi punti di vista. Nel premettere che la materia in oggetto rientra a pieno titolo nel diritto all’informativa, durante il nostro intervento, abbiamo prima di tutto evidenziato che la sede di via Roentgen è caratterizzata da una forte carenza di mezzi pubblici e che pertanto gli impatti sul trasferimento non riguardano solo le lavoratrici e i lavoratori che dovranno cambiare sede di lavoro ma anche i contribuenti, con possibili corollari di disparità di trattamento per motivi di età o di censo ( nel senso che non tutti hanno la possibilità di delegare la richiesta di servizi a un professionista e non tutti hanno un mezzo personale per muoversi).
In virtù degli impatti e del prevedibile disagio anche sulla cittadinanza abbiamo dunque chiesto l’attivazione di un tavolo istituzionale col Comune di Palermo al fine di avviare ricerche di altri immobili. Nell’ottica della lotta agli sprechi, ma ricordando anche gli effetti nefasti della spending review in termini di arretramento dei presidi dello Stato sui territori e che i risparmi non si devono fare né sulla pelle dei lavoratori né sulla pelle dei cittadini, abbiamo proposto l’utilizzo di immobili demaniali, anche inutilizzati o confiscati alla criminalità organizzata.
Ove la situazione di ricerca non dovesse avviarsi o andare a buon fine (speriamo di no!) va in ogni caso ricordato che i trasferimenti riguardano un bacino di centinaia di lavoratrici e lavoratori a quali andrebbero forniti gli strumenti per spostarsi (navetta o auto di servizio) e a garanzia dei quali sin da oggi va assicurata la congruenza degli spazi di destinazione.
In tal senso, visto che a livello centrale lo smart working è stato già ventilato come strumento di razionalizzazione degli spazi e delle compresenze (in alcune PA questo è già realtà) abbiamo anche chiesto chiarezza su eventuali postazioni multiple in cui si avvicendano più dipendenti.
Infine abbiamo fatto presente che la contrattazione collettiva prevede l’erogazione di indennità per chi lavora in una sede disagiata nonché il potenziamento di forme di flessibilità e chiesto di essere pedissequamente informati di ogni passaggio, sia esso ufficiale che “ufficioso”.
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia