Soldi alle armi, salari da fame e riforme fiscali inique e regressive: 20 giugno sciopero generale, 21 giugno manifestazione nazionale a Roma

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"Il fisco deve aiutare non opprimere".

Queste le parole del Presidente del Consiglio, accolte con una standing ovation agli Stati generali dei commercialisti. E dinanzi a quella platea non poteva essere diversamente considerate le scelte in materia fiscale operate da questo governo: condoni vari, estensione della flat tax ai redditi dei lavoratori autonomi fino a 85.000 euro e Ires premiale per le imprese che investiranno in sviluppo e che beneficeranno di una aliquota addirittura al di sotto del 24 percento.

Siamo sicuri che gli stessi applausi non le sarebbero stati tributati dinanzi a una platea di lavoratrici, lavoratori dipendenti e pensionati sui quali ricade oltre l'80 percento dell'Irpef. Nê la tanto propagandata riforma fiscale con la riduzione a tre aliquote ha dato respiro alle retribuzioni del lavoro dipendente e dei pensionati.

I risibili vantaggi, (laddove ci sono siamo nell'ambito di poche decine di euro) sono andati a scapito del principio costituzionale di progressività dell'imposta, oramai definitivamente sotterrato dalla continua riduzione delle aliquote a tutto vantaggio degli scaglioni di reddito piû alti.

Questo spezzatino del fisco in nome dell'ipocrita retorica sul ceto medio, con trattamenti palesemente differenziati e a tutto vantaggio delle imprese, delle grandi ricchezze e di un certo mondo che costituisce il bacino elettorale di riferimento dell'attuale governo, ê funzionale a fare del Fisco l'ennesimo strumento di ingiustizia sociale.

Insomma anche il versante fiscale ê un tassello della guerra che il governo Meloni sta portando avanti contro il mondo del lavoro tra riforme fiscali regressive, aumenti contrattuali ben al di sotto dell'inflazione e la truffa del taglio del cuneo fiscale.

Lo sciopero generale del 20 giugno indetto dall'Usb e la manifestazione nazionale del 21 a Roma contro il genocidio del popolo palestinese, contro la destinazione di ingenti risorse per le spese militari a scapito dei salari e dello Stato sociale, avrá per i lavoratori e le lavoratrici del Fisco al centro anche la richiesta di una vera riforma fiscale che ripristini il principio di progressivitá dell'imposta e restituisca al Fisco la sua natura natura redistributiva.

USB PI Agenzie Fiscali