Territorio - Mobilità dinamica e nuove assunzioni

RdB chiede un incontro per analizzare la possibilità di allargare la mobilità ad altri richiedenti

Roma -

Finalmente dopo 10 anni si è compiuta la prima mobilità territoriale ed è stata pubblicata la graduatoria provvisoria alla quale dovranno seguire le conferme dei vincitori che potranno scegliere di essere immediatamente trasferiti oppure di farlo entro sei mesi o di cedere il posto ai successivi in graduatoria.

 

Quello che balza agli occhi guardando i risultati è che dei 20 posti disponibili per la terza Area ne sono stati assegnati, provvisoriamente, soltanto 11 a fronte di 24 richieste, mentre in seconda Area le assegnazioni sono state 18 su 71 richieste.

 

In terza Area il blocco maggiore è stato determinato dal fatto che gli uffici in cui si trovavano i lavoratori che volevano essere messi in mobilità potevano far uscire una solo unità di personale mentre in pochi casi e per i lavoratori con il punteggio più basso, il rifiuto è stato causato dalla saturazione degli uffici in cui si chiedeva di andare.

 

Nella graduatoria di seconda Area le due motivazioni di rifiuto si sono, invece, bilanciate ma lavoratori con punteggio molto alto sono stati esclusi sempre a causa del blocco in uscita.

 

Quando si è avviata questa procedura ne Amministrazione ne Sindacati avevano idea di quanti fossero i lavoratori interessati alla mobilità e tutta l’intera procedura è stata effettuata in maniera molto cautelativa, con pochissimi posti disponibili e con blocchi molto severi.

 

Alla luce di questi risultati ed al fatto che per ora sono rimasti scoperti 11 posti è opportuno riconvocare le organizzazioni sindacali per valutare la possibilità di allargare qualche posto in uscita e qualcun altro in entrata per riuscire almeno a coprire i 40 posti messi a concorso.

 

Non crediamo, infatti, che lo spostamento di altri 11 lavoratori sui circa 9.500 che compongono l’Agenzia del Territorio possa stravolgere i piani organizzativi, inoltre in previsione delle nuove 140 assunzioni, di cui prima o poi saremo chiamati a discutere, potrebbero tranquillamente coprire eventuali spostamenti, anzi per la verità se si riuscisse ad effettuare un solo incontro in cui discutere di nuove assunzioni, passaggi di area e mobilità si potrebbero accontentare tutti coloro che hanno fatto domanda di mobilità in considerazione dell’esiguo numero di domande pervenute.

 

Per far ciò bisogna inserire un po’ di dinamismo alle riunioni presso la Direzione Centrale elaborando una calendarizzazione precisa e dettagliata, prendendo a paragone l’impegno che i lavoratori quotidianamente mettono per svolgere il lavoro ordinario e per raggiungere gli obiettivi prefissati. Provocatoriamente parlando: perché non mettere come obiettivo incentivante alla Direzione Centrale del Personale almeno 3 riunioni con le organizzazioni sindacali al mese, invece di una ogni 3 mesi?

 

Forse oltre a risolvere problemi di passaggi di livello per tutti, aumento dei buoni pasto a 12 euro e relativa defiscalizzazione, allargamento della Convenzione telefonica, informazione sulle sedi staccate della Conservatorie e sul nuovo modello di decentramento catastale, ci potremmo confrontare anche su altre questioni che riguardano una parte numericamente inferiore di lavoratori, come l’applicazione delle norme sulla 104 o dei congedi parentali, l’allattamento o quella per i permessi per motivi personali, sino a ragionare insieme su come potenziare l’Agenzia del Territorio e dove trovare i fondi per aumentare il salario dei lavoratori, o almeno recuperare il maltolto.

 

Sblocchiamo questa immobilità e rimbocchiamoci le maniche perché occorre arrivare presto a risultati concreti e tangibili perchè i lavoratori hanno dimostrato di meritarlo in anni di sempre maggiore impegno e sempre maggiori risultati.

RdB è presente!