Territorio - Scovare l'Agenzia fantasma
Blocco dell’uso del mezzo proprio sino ad incontro con AdT
Il due maggio parte all’Agenzia del Territorio l’operazione “Ghostbusters” (Acchiappafantasmi) che vedrà impegnati centinai di tecnici catastali, armati di macchinette fotografiche e navigatori satellitari, impegnati a scovare immobili fantasmi per classificarli dall’esterno al ritmo di una particella ogni 60 minuti.
Oltre agli occhialini a raggi infrarossi che permettono di guardare attraverso le pareti l’Agenzia si dovrebbe preoccupare di fornire ai lavoratori, le automobili che occorrono per andare in località, anche in zone impervie, a scovare, spesso, ruderi abbandonati, raggiungibili percor-rendo chilometri di strade non asfaltate. Anche perché se buchiamo anche tutte e quattro le ruote, senza danneggiare la carrozzeria, l’assicurazione kasko stipulata dall’Amministrazione non ci rimborsa neanche un euro.
Che l’Agenzia del Territorio rafforzi la sua fiscalità è una richiesta che come USB facciamo da anni (vedi comunicato del 27-04-2009 in cui chiedevamo l’istituzione dell’Agenzia Fiscale del Territorio per bloccare le manie di decentramento delle funzioni catastali) ma che per realizzare questo si lavori in fretta e male e, soprattutto, sulle spalle dei lavoratori, questo non lo permettiamo.
Nella procedura operativa emanata sull’argomento (n.140 del 22 aprile 2011) si accollano ai lavoratori particolari compiti di responsabilità che coinvolgono dichiarazioni con importanti ricadute fiscali e azioni che potrebbero violare la legge sulla privacy (così come anche evidenziato nell’allegato 1 alla P.O. 140/2011). Se si abbina l’aumento di responsabilità con l’aumento delle sanzioni disciplinari e le denuncie fatte dai cittadini contro responsabili del procedimento, non difesi dall’Amministrazione, che in questi giorni stanno coinvolgendo dipendenti delle Agenzie fiscali in tutta l’Italia, si comprende come un operazione del genere non possa partire in così pochi giorni e senza un tavolo di confronto sindacale a livello nazionale e poi anche locale.
Non condividiamo, poi, che l’Agenzia abbia già demandato a diversi ordini professionali le lavorazioni di accertamento fiscale (laddove non esistano ore di budget disponibili), invece di battersi per ottenere nuove assunzioni, avanzamenti di carriera e mobilità volontaria.
Occorre, quindi, rinviare la data di partenza di questa importante attività e attivare immediatamente un tavolo di confronto sindacale anche al fine di evitare personalismi territoriali di discutibile applicazione che già affiorano tra i dirigenti dell’Agenzia del Territorio. Ma il fantasma più difficile da scovare sembra essere la stessa Agenzia del Territorio che nonostante le sollecitazioni fatte da USB a più riprese (il 17/01, il 3/02 e il 18//04) continua a non materializzarsi.
Noi crediamo che non si possa lavorare in queste condizioni e quindi proponiamo a tutti i lavoratori di rifiutasi di utilizzare il mezzo proprio per svolgere collaudi, accertamenti, stime o altri compiti d’ufficio, almeno, sino a quando non otterremo una convocazione e magari lo sblocco dei fondi del 2009 e un anticipo di quelli del 2010. Questo ci sembra doveroso verso i lavoratori che continuano a tirare la caretta nonostante i blocchi salariali e di carriera.
A volte per ottenere grandi risultati bastano piccoli ma unitari espedienti.
Vi alleghiamo un fac-simile di lettera da inviare al direttore dell’ufficio provinciale dove lavorate e per conoscenza a noi di USB che poi useremo per sollecitare la Direzione Centrale.
Scarica il comunicato e la lettera per non usare il mezzo proprio in fondo alla pagina.