Territorio - Uscire subito dalla palude

Richiesto incontro urgente per sbloccare fondi, mobilità e carriere

Roma -

Abbiamo i fondi bloccati e quindi non ci viene pagata la produttività d’ufficio, il saldo della professionalità e le particolari posizioni del 2009. Inoltre risultano congelate le progressioni economiche per il 2009 e 2010 a causa di rilievi fatti dall’IGOP (Ispettorato Generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico – Ragioneria Generale dello Stato) e della Funzione Pubblica.

 

Se a questo aggiungiamo l’inasprimento delle sanzioni disciplinari, il blocco degli stipendi e il taglio dei diritti, ci sembra ovvio che l’unica risposta possibile possa essere la mobilitazione ed il conflitto. Questo è il modo di fare sindacato di USB con risposte forti ad atteggiamenti irrispettosi delle regole e dei diritti dei lavoratori.

 

Oltre alle continue e pressanti sollecitazioni presso la Direzione Centrale, abbiamo chiamato i lavoratori a manifestare il loro dissenso e la loro indignazione in occasione dello sciopero del 11 marzo, abbiamo proclamato lo stato di agitazione e sollecitato la parte politica, con un presidio presso la Funzione Pubblica, dopo il quale abbiamo scoperto che mentre all’Agenzia delle Entrate qualcosa si sarebbe mosso presto, all’Agenzia del Territorio tutto è ancora fermo.

 

E mentre cerchiamo di smuovere questa situazione paludosa, con forza e determinazione, mobilitandoci su più fronti e su più livelli ci sono sindacati fermi immobili come “sassi” che si accontentano di stare a guardare e criticare perché non hanno la forza di poter fare nulla di concreto se non prometter qualche azione legale.

 

Se non è possibile pagare tutto il dovuto per il 2009 sino a quando non siano superati i rilievi comunque chiediamo all’Agenzia di convocare le organizzazioni sindacali (e l’abbiamo fatto con richiesta formale) per conoscere le azioni intraprese capaci di risolvere in fretta la questione e anche per pagare un anticipo sulla professionalità del 2010, realizzare una nuova mobilità volontaria nazionale e stabilire i criteri per i 140 passaggi in terza area già autorizzati dalla Funzione Pubblica. E per far questo non occorre attendere altri pareri.

 

L’Agenzia del Territorio non può ripagare i lavoratori per lo sforzo profuso in questi dieci anni con un francobollo commemorativo, né può pensare di celebrare il suo decennale serenamente con un clima così teso nei posti di lavoro.

 

Scarica il comuicato e la lettera inviata alla DC in fondo alla pagina.