TFR: Avviso dell'Aran sull'applicazione della trattenuta del 2,5%

Roma -

In questi giorni è uscito l’avviso dell’Aran in merito alla famigerata trattenuta del 2,5% per i lavoratori pubblici assunti dopo il 31 dicembre 2000, ai quali è applicato il TFR.

 

Un parere che è un pugno nello stomaco perché l’Aran conferma ciò che l'USB ha evidenziato sin dall'inizio, ovvero che quella trattenuta origina dall'accordo sindacale del 29 luglio 1999 sottoscritto da CGIL-CISL-UIL-UGL e parte del sindacalismo autonomo.

 

Ricordiamo ancora una volta che in virtù di quell'accordo i lavoratori sono penalizzati due volte: dal calcolo della liquidazione secondo le regole del TFR che risultano penalizzanti rispetto al TFS, e dalla decurtazione di un 2,5% di retribuzione, per evitare presunte differenze stipendiali con coloro che versano il contributo del 2,5% per l’indennità di fine servizio.

In buona sostanza, i lavoratori pubblici assunti dal 2001 subiscono una riduzione forzata della retribuzione, senza che questo si traduca in un beneficio per il calcolo della liquidazione.

Un vero e proprio furto, reso possibile dal citato accordo quadro sindacale del 29 luglio 1999, sottoscritto da CGIL-CISL-UIL-UGL e sindacati autonomi, tradotto poi in Legge dal DPCM del 20 dicembre 1999.

Perché riprendiamo l’argomento?

Per due ragioni:

1) perché l'USB che non ha firmato quell'accordo, nell'ambito della generale battaglia per il rilancio della previdenza pubblica, ha da tempo avviato dei ricorsi contro l'indebita trattenuta nei confronti dei lavoratori assunti dopo il 31 dicembre 2000;

2) perché, dopo l’alternanza di sentenze positive e negative dei vari tribunali, vogliamo rimarcare, come riconosce chiaramente l’Aran, la responsabilità di chi ha firmato quell’accordo e poi, in questi ultimi anni si è presentato negli uffici proponendo ricorsi magari a contributo zero per chi si iscriveva al sindacato responsabile di questo scempio.

 

Sappiamo che alcuni lavoratori sono caduti nella trappola ma vogliamo che almeno si rendano conto che così sono stati fregati due volte: la prima, con un accordo che toglie dalle loro tasche i soldi senza dare nulla in cambio, e la seconda perché contribuiscono alla rappresentatività sindacale di chi li ha fregati.

 

È bene non dimenticarlo mai ...