Toscana - A Lucca prove generali di riorganizzazione

Lucca -

Nel clima di incertezza che pervade tutta l’Agenzie delle Entrate, in una “riorganizzazione” che pare non avere niente di organizzato se non la destabilizzazione delle funzioni fin qui svolte dall’Amministrazione Finanziaria, assistiamo a degli eventi a dir poco inquietanti. Il trasferimento dell’Ufficio di Lucca si inserisce in questo contesto, ed è un esempio di quello che può succedere ad altri, molti altri, pensando ad uffici per cui si sta già cercando una nuova sede, ed a quelli che lo dovranno fare necessariamente a causa dell’accentramento provinciale delle funzioni di controllo.

 

Certamente l’Ufficio di Lucca doveva avere una collocazione diversa, i colleghi per anni  hanno lavorato in un edificio assolutamente “precario”[ci chiediamo se ad un privato la legge lo avrebbe consentito]. L’Amministrazione ha scelto di spostarsi addirittura fuori comune [affermando che  in città non c’erano immobili con le caratteristiche necessarie], a pochi km dalla città ma in una zona industriale.

 

Anche l’edificio scelto era industriale, ed ha dovuto essere ampliato e riadattato,  i lavori si sono protratti ed i tempi dilatati. Nell’imminenza del trasferimento, richiedendo al personale la massima collaborazione per la riuscita dello stesso [ed anche qui ci chiediamo: sarà riconosciuto l’infortunio sul lavoro se  un collega che sposta un monitor pesante si fa male? Lo chiediamo a Brunetta?], martedì 23 dicembre l’Ufficio sarà operativo nella nuova sede. E qui viene il bello: solo martedì 16 dicembre una delegazione dalla DRE si è recata presso l’Ufficio per informare il personale [da tempo le OO.SS. regionali avevano richiesto un incontro alla Direzione, ma le richieste sono rimaste senza risposta, mentre per le  RSU dell’Ufficio  che a loro volta negli ultimi mesi hanno chiesto più volte un incontro la risposta è stata  che…non erano problemi di loro interesse].

 

Cosa è emerso dall’incontro? Che tutte le criticità, evidenziate da mesi dai colleghi, sono rimaste tali!!! La zona è malservita da collegamenti pubblici, in pratica c’è un solo autobus che parte dalla città alle 7.50 circa ed arriva in zona in tempo utile per l’orario di servizio. E se si devono accompagnare i figli a scuola, si abita in periferia e si trova un ingorgo, se si è già pendolari ed il treno ritarda, ecc., come si fa? Non si va in ufficio ? La DRE bontà sua si è impegnata, all’ultimo tuffo, per una navetta che fa una corsa all’andata ed una al ritorno, MA PER UN SOLO MESE !!!! E DOPO ????? Qualche mese fa, in sede di informazione ai rappresentanti sindacali regionali, era stato assicurato che nella nuova sede ci sarebbe stato un congruo numero di parcheggi [oggi invece esiguamente ridotto] e che sarebbero anche stati assicurati i collegamenti tramite l’azienda di trasposto locale.

 

TUTTO SPARITO? SOLO A NOI SI CHIEDE EFFICIENZA? E COLLABORAZIONE?!? Siamo alle solite, i responsabili del proprio lavoro siamo sempre e solo noi, miserrimi impiegati!! E per ultimo la “chicca”: la strada davanti all’ufficio è una strada veloce  fortemente trafficata, anche da mezzi pesanti [siamo in zona industriale!], non ci sono altri parcheggi limitrofi, non c’è marciapiede, e l’autobus pubblico effettua fermate a 600 metri dall’ufficio. La grande organizzazione non ha ottenuto [l’avrà richiesta?] nemmeno una fermata davanti alla sede: nella malaugurata e purtroppo possibile ipotesi che occorra un incidente ad un collega od ad un utente, si conoscerà il nome del dirigente a cui imputare la negligenza organizzativa? A chi ci rivolgeremo? Un centralinista ipovedente ha dovuto, o dovrà, con questa situazione,  richiedere mobilità verso altra amministrazione, perché non ha la possibilità  di recarsi a lavoro presso la nuova sede dell’ufficio.

 

Meditate colleghi , quello che sta succedendo oggi a Lucca potrebbe succedere a molti altri: è il caso di lasciare che le cose vadano così? Pensate, ai colleghi che si preoccupavano è stato detto che l’organizzazione non era compito loro!!! Ecco il risultato!! E l’utenza? E’ stato detto che è costituita in prevalenza da commercialisti che arrivano con il proprio mezzo  [da verificare] ma i cittadini? In particolare gli anziani, i disabili, quale opportunità avranno di accesso ai servizi?

 

Nessuna previsione di sportelli in città, come invece in altre realtà. Cosa ne pensano di questo le associazioni?