Toscana - Comma 165 e altro: occhi aperti e guardia alta

Firenze -

La campagna di attacco alla Pubblica amministrazione, e soprattutto ai suoi dipendenti, continua senza sosta.  L’unica ricetta da dare in pasto all’ opinione pubblica è quella di colpire i lavoratori, le uniche misure ferme riguardano noi. Niente di certo, invece, per chi è responsabile di sprechi e cattiva amministrazione … i superpagati, insomma!

 

Il percorso già intrapreso dal precedente governo è parimenti perseguito dall’attuale: d’altronde cosa potevamo aspettarci di diverso?!

 

Chi dovrebbe difendere i lavoratori ha sottoscritto il Memorandum sul Pubblico Impiego, appoggiando di fatto questa politica diffamante a noi rivolta.

 

Ed ancora, giunge con leggerezza a preintese e contratti fortemente penalizzanti dal punto di vista giuridico e sanzionatorio, senza alcuna rivalutazione economica quantomeno “decente”. È risultato vano il tentativo di opporsi al loro strapotere: i risultati del referendum sono stati smaccatamente ignorati, benché siano ancora sotto gli occhi di tutti noi, mentre le norme in vigore obbligano di fatto le organizzazioni sindacali alla firma dei contratti nazionali quando la maggioranza dei sindacati rappresentativi li ha sottoscritti, pena l’esclusione dai successivi tavoli di contrattazione. Si può parlare di regole democratiche? Ed adesso ci sentiamo dire dagli stessi “attori” che questa campagna di attacco è “cominciata da giorni” …ci hanno preso tutti per disattenti e smemorati… nessuno si è accorto da quanto tempo va avanti questo martellante motivo?

 

E come mai, invece, nessuno si è mai posto il problema di far notare alla pubblica opinione quanto costerà il pre-pensionamento dei dirigenti? Sarà un aspetto da approfondire e che merita molta attenzione.

 

Nel frattempo arriva il blocco dello stanziamento del COMMA 165: in realtà ad oggi non è chiaro a cosa sia dovuto e siamo in attesa di chiarimenti. È certo, però, che queste somme sono state autorizzate con più di un notevole ritardo e per ottenerle, da soli, avevamo organizzato una grande raccolta di firme nel marzo del 2007. Nessun altro progetto era stato intrapreso. Ed il 21 marzo 2008, ad un anno da quella data, nel ricordare l’avvenimento clou di una iniziativa ancora in atto, avevamo già annunciato le richieste avanzate dalla Guardia di Finanza.

 

Come mai c’è chi si sveglia solo adesso col solito colpevole ritardo? Forse può essere strumentale “agitare per distrarre” visto che i sindacati confederali CGIL-CISL-UIL hanno già approvato il documento di proposta sulla riforma della contrattazione… Non abbandoniamo nessuna battaglia, né per il comma 165, né per la democrazia sindacale, ma è necessario in questo momento mobilitarsi anche per evitare danni irreparabili e gravissimi, che porterebbero a ben peggiori conseguenze.