Toscana - Entrate, accorpamento del Territorio: c'è chi spinge per accorpare e chi pretende garanzie

Firenze -

Lunedì 31 settembre, presso la Direzione Regionale delle Entrate, si è svolto un incontro riguardante l’accorpamento dell’ Agenzia del Territorio con quella delle Entrate. USB aveva richiesto l’incontro fin dai primi di giugno, ed allora le due amministrazioni ci avevano risposto di non avere alcuna informazione in merito, e che comunque  le OOSS sarebbero state convocate non appena ci fossero state notizie e così è stato.

Ma lo scenario non è cambiato: all’incontro erano presenti i due Direttori Regionali, ed abbiamo riscontrato anche un certo imbarazzo da parte dell’amministrazione, nel confermarci che al momento attuale mancano ancora informazioni dal livello nazionale, riguardo soprattutto al futuro dei colleghi. Infatti le uniche indicazioni pervenute da Roma riguardano lo spostamento di alcune attività, precedentemente in capo alla DRT, che sono transitate nell’estate alla DRE. I tre colleghi che se ne occupavano al Territorio sono rimasti senza attribuzioni, ed in mancanza di informazioni dal livello centrale il Direttore Regionale ha emanato un ordine di servizio in un cui attribuisce a questi tre colleghi del lavoro, “provvisoriamente”.

Oltre all’evidente enorme carenza organizzativa che connota tutta questa operazione di “accorpamento”, che pareva tanto urgente e necessaria, quello che nell’incontro è apparso veramente da sgomento è stato l’atteggiamento di alcuni rappresentati sindacali. C’è chi vuole sminuire la gravità di tutta l’operazione, rassicurando i colleghi che “tutto procede bene” e chi, ancora peggio, getta benzina sul fuoco, richiedendo pervicacemente all’amministrazione che siano operative le previsioni già in vigore presso l’Agenzia delle Entrate anche per i colleghi ex territorio. Fra le richieste di questa Organizzazione Sindacale sono stati elencati gli accordi sull’orario di lavoro, le modalità di corresponsione del Fondo di Produttività e, dulcis in fundo, gli incarichi ex artt. 17 e 18 del CCNI Agenzia Entrate.

Vogliamo informare brevemente i colleghi su questi punti: l’orario di lavoro alle Entrate prevede intanto che l’inizio della flessibilità è alle 7.45 (dopo lunghe battaglie, perché secondo l’amministrazione era fissato alle 8) ed è strettamente collegato all’apertura al pubblico di 26 ore alla settimana, anche al pomeriggio. I colleghi delle Entrate non hanno molto libera scelta del profilo orario personale, perché la presenza nell’orario di apertura al pubblico li ingessa molto.

Anche la concessione del part time è risicata, i contratti in essere  sono sati rivisti ed in alcuni casi revocati, ed obbediscono a direttive dell’Agenzia Centrale che limitano moltissimo la modalità di effettuazione. La concessione di effettuare altre prestazioni lavorative fuori dall’Agenzia, a pagamento o gratuite, è quasi nulla.

Dulcis in fundo, le modalità di erogazione del FPS: alle Entrate buona parte dello stesso viene contrattata, sulla base di parametri che creano forti differenze fra un collega e l’altro, anche di migliaia di euro. E cosa dire degli  e incarichi ex artt. le “figure di responsabilità e coordinamento”, che vengono remunerate prelevando le somme dal fondo FPS nazionale, quindi con i soldi della produttività di tutti i colleghi.

Quest’anno (per il 2011) si è trattato di oltre otto milioni di Euro, che finiscono nelle tasche degli eletti dall’amministrazione, e che li percepiscono in busta paga sempre, quando sono in ferie, malattia, assenti a qualsiasi titolo ed anche nella tredicesima. Ma forse questa OO SS, che a gran voce richiede che quanto succede alle Entrate valga al più presto  anche per i colleghi ex territorio, crede che ci sarà qualche beneficio per loro?

A noi pare che gli unici che possano avere benefici sono gli eventuali prescelti per gli incarichi, pochi, che assumeranno funzioni di “capetti”. Qualcuno crede che  questo sia  lavorare per il bene dei colleghi?

Noi la pensiamo nella direzione opposta, vedremo con il tempo e se l’operazione accorpamento andrà avanti così come auspicato da questi rappresentanti sindacali, quali saranno i benefici per i colleghi, e per quali colleghi…

Noi continuiamo a credere che molti saranno invece gli svantaggi, e ci auguriamo che ci sia una frenata, se ancora possibile.