Toscana - Entrate, i confederali e la correttezza "pro domo sua"… cgil in testa
Sono accadute in questi giorni alla DP di Grosseto delle situazioni paradossali.
Sappiamo bene che molti credono che attaccare i possibili accusatori possa essere un modo per nascondere i propri errori, ma quello che abbiamo constatato ha davvero dell’assurdo.
Andiamo con ordine: in data 27 giugno la USB ha richiesto all’ amministrazione un incontro, richiesta nota a tutte le parti sindacali perché anticipata in sede di incontro del 5 giugno.
Alleghiamo il verbale definitivo e la richiesta di incontro formulata da USB, perché sia visibile a tutti. L’amministrazione si rendeva disponibile ad un incontro, seppure la materia non sia contrattualmente prevista per il confronto.
Interpellava quindi in merito alla data dell’incontro le altre Organizzazioni Sindacali, che eccepivano però la presenza di USB “perché non firmataria del CCNL”. Incontro peraltro richiesto da USB.
La materia all’ordine del giorno, ripetiamo, non è fra quelle contrattualmente previste per il confronto, e quindi a quel punto, vista la posizione assunta dai rappresentanti confederali, l’amministrazione ha deciso di non effettuare l’incontro.
Tra le motivazioni addotte dai tre responsabili territoriali CGIL CISL UIL per estromettere USB dal tavolo, è stata invocata anche la necessità di firma finanche del Contratto Integrativo, per poter essere ammessi alle convocazioni.
Non ci stupisce tanta superficialità, ma vogliamo comunque chiarire che non è affatto vero che la sottoscrizione del contratto integrativo è necessaria; USB non ha sottoscritto il Contratto Integrativo delle Agenzie Fiscali, e non per questo è stata estromessa dai tavoli e comunque non è stato ancora scritto il CCNI delle Funzioni Centrali.
Questo accanimento, nei confronti di USB, dimostra quanto da sempre era chiaro. Noi ci battiamo per i diritti dei lavoratori mentre c’è chi firma qualsiasi cosa i “padroni” gli mettano davanti. Chi osa alzare la testa e non firmare è il nemico primario. Noi siamo orgogliosi di quello che facciamo.
Ci sarebbero tante osservazioni da fare, nei confronti di chi vuole tacitare antidemocraticamente un sindacato rappresentativo del lavoratori ma ci preme evidenziare una serie di comportamenti fuori dalle righe, tenuti proprio da chi si fa paladino della correttezza solo quando c’è da escludere antidemocraticamente USB dai tavoli. Quando, invece, le assemblee indette dalle RSU sono aperte ai rappresentanti di sigla, correttezza vuole che si avvisino formalmente tutte le OO.SS.. Cosa che puntualmente a Grosseto non accade e di cui i confederali, prìncipi della correttezza, non si preoccupano … loro ci sono! È previsto che quando partecipano persone esterne all’amministrazione, i loro nomi devono essere comunicati preventivamente all’amministrazione. Cosa che i rappresentanti confederali hanno omesso di fare.
La cosa più grave è che un delegato della Cgil all’assemblea indetta dalle RSU, alla quale ha partecipato fuori dalle regole alla rammenta zione di una notizia inviata da USB sulla climatizzazione dei locali di via Ferretti, si permetta di urlare che al lui non importa “nulla” (in realtà l’epiteto usato era molto volgare) di USB.
USB è un’organizzazione rappresentativa che ha tutto il diritto di parlare con i lavoratori e di tutelarli, questo atteggiamento la dice lunga sul comportamento "corretto" di chi fa finta di essere paladino della correttezza.
Perché la CGIL Fiom quando è stata estromesso dai tavoli di contrattazione del settore privato si è appellata alla democrazia ed ha intraprenda un percorso di battaglia legale e quello stesso sindacato ora è il più accanito ad estromettere USB dai tavoli, per la non firma del CCNL?
Che strano, per loro valgono i “sacri principi” e per gli altri no … sarà esercizio di potere?
Sarà forse che le voci fuori dal coro danno fastidio ai millantatori ???
Ai colleghi la valutazione dell’accaduto.