Toscana - No Comma 165 DAY: un anno dopo... i diritti sono ancora da conquistare
A un anno dalla consegna delle firme ai Prefetti della Toscana si fa ancora più urgente la necessità di una modifica normativa al sistema di finanziamento del salario accessorio.
Un anno fa, con la consegna al Ministero dell’Economia e delle Finanze delle 13.500 firme raccolte su iniziativa RdB-CUB a quella data (diverranno successivamente oltre 17.000!), scrivevamo “OGGI E’ PRIMAVERA!”. Le stesse firme furono consegnate in molte Prefetture per sensibilizzare i rappresentanti locali del Governo sulla problematica.
I rappresentanti di Governo e Dicastero rimasero impressionati dalla quantità di firme raccolte in pochissimi giorni: una mole pari ad oltre il 25% del personale, con picchi del 40% in alcune regioni.
Ed oggi, in occasione dell’anniversario di quell’iniziativa, qualcosa si sta finalmente muovendo sul fronte stanziamenti.
Tra i vari “movimenti” in essere, relativamente allo studio sulle modalità di ripartizione del fondo, c’è chi prova ad affacciarsi alla tavola imbandita con tanto di tovagliolo già legato intorno al collo: la Guardia di Finanza, infatti, ha avanzato delle proprie rivendicazioni per partecipare alla spartizione delle quote remunerative.
Notiamo in questi giorni i toni trionfalistici dei sindacati concertativi, che impossessandosi del lavoro di un sindacato “minoritario” declamano a gran voce il LORO successo, ottenuto non si sa con quali iniziative: forse vogliono far intendere che è bastata una loro “nota di protesta”, e che quindi le firme espresse dai colleghi non hanno alcun peso? Vanno sbandierando il nostro successo, evidentemente perché di propri non ne hanno. Se forse lottassero per i NOSTRI DIRITTI avrebbero qualcosa di cui vantarsi!
Ed invece proclamano che chi, come noi, ha preso posizione contro la preintesa contrattuale, “disorienta i lavoratori con una disinformazione continua e martellante”. Come se ai colleghi non dovesse essere illustrato il contenuto di quanto hanno sottoscritto i firmatari, perché i poverelli, subissati da informazioni, non riescono più a capire ….con una lesione profonda del RISPETTO verso i lavoratori,considerati evidentemente esseri non troppo intelligenti, che sicuramente nel manifestare in modo maggioritario il loro forte dissenso (come è avvenuto!) sono stati vittime di un raggiro !!!!!
L’auspicio è che le somme già “guadagnate” da tempo dai lavoratori, ai quali vengono richiesti obiettivi sempre più “sfidanti” ed impegnativi, finiscano presto nelle tasche dei legittimi titolari. Anche per dare almeno un po’ di respiro a chi, da 27 mesi senza contratto, si è trovato di fronte ad una preintesa, non solo vergognosa dal punto di vista salariale, ma fortemente penalizzante e vessatoria dal punto di vista giuridico.