Trentino Alto Adige - La rivincita dei mediocri
Ripetutamente sconfitte sul campo all’ufficio di Trento, CISL, UIL, FLP, SALFI e UGL sono finalmente riuscite a consumare la loro vendetta, nell’unico (e forse più congeniale) modo loro rimasto: nel ristretto di una stanza, votando tra loro l’eliminazione della candidata RdB alle elezioni per il rinnovo della RSU e, addirittura, l’annullamento delle elezioni. Proprio così, perché è purtroppo in questo modo che funziona il Comitato dei Garanti riunitosi ieri per esprimersi sul ricorso presentato da queste organizzazioni sindacali contro la decisione della Commissione Elettorale dell’ufficio di Trento di ammettere la candidatura della nostra rappresentante.
Non immaginatevi, quindi, alcun comitato super partes di saggi o di giuristi: si deliberava con voto per “alzata di mano” dei componenti, che altri non erano se non le stesse organizzazioni sindacali che hanno partecipato all’elezione della RSU dell’ufficio con l’aggiunta di un rappresentante dell’Amministrazione (l’Agenzia delle Entrate) e uno della Sezione Lavoro della Provincia Autonoma di Trento. Considerato che quest’ultimo per consuetudine si astiene, limitandosi a verbalizzare (in modo piuttosto sintetico) gli interventi, il risultato era ampiamente scontato ancor prima di iniziare la riunione: è finita 6 a 2 con il voto contrario delle sole CGIL (cui diamo atto di massima correttezza) e RdB. Il rappresentante locale dell’Agenzia, pur schierandosi a favore dei ricorrenti, a differenza di essi ha avuto almeno il buon gusto di astenersi sull’annullamento delle elezioni che non costituiva oggetto del ricorso e che, pertanto, resta materia di competenza prima di tutto della Commissione Elettorale dell’ufficio.
Rinviamo all’impeccabile comunicato del 16 novembre della Commissione Elettorale ogni valutazione sull’ammissibilità della candidatura della nostra rappresentante che, lo ricordiamo, si trova in posizione di distacco da un ufficio del Veneto - sempre dell'Agenzia delle Entrate - e non "... in posizione di comando o fuori ruolo da altre pubbliche amministrazioni...” come recita il più aggiornato chiarimento ufficiale dell’ARAN in materia di esclusione del diritto a candidarsi. Ci limitiamo qui ad osservare che ieri i ricorrenti, come prove documentali, hanno prodotto:
1. un foglio di carta - senza alcuna intestazione, né un protocollo, né una data, né una firma – che contiene un parere attribuito all’ARAN, sull’analogia tra distacco e comando, suscettibile, oltretutto, di molteplici interpretazioni;
2. una nota della Direzione Provinciale delle Entrate di Trento che, nell’inviare a organizzazioni sindacali e uffici locali gli elenchi degli elettori, evidenzia quanto convenuto (?!) con le stesse oo.ss., ossia la non-eleggibilità del personale in posizione di distacco (?!). Tale nota risulta frutto di un incontro tra la stessa Direzione Provinciale e le organizzazioni sindacali nel quale, anche alla presenza della nostra rappresentante (falso!), si sarebbe concordato di non candidare personale in distacco alle successive elezioni della RSU. A parte l’abuso di prerogative che spettano solo alle Commissioni Elettorali, di questo incontro i ricorrenti non sono stati naturalmente in grado di esibire alcun verbale.
La verità vera è che queste organizzazioni sindacali non hanno mai digerito che RdB e la sua rappresentante si siano permessi di sollevare più di un dubbio sul recente accordo di ripartizione del FPS 2005 e 2006, concordato tra la Direzione Provinciale e le stesse organizzazioni sindacali e da applicare negli uffici locali. Imperdonabile, poi, che quei dubbi siano stati condivisi da RSU e Personale dell’ufficio di Trento, in quanto quell’accordo non doveva intendersi come una semplice base di discussione per la trattativa locale, ma andava accettato a scatola chiusa, così com’era, in tutti gli uffici della provincia. Insomma, andava imposto: con buona pace di RSU, autonomia della contrattazioni locali e volontà del Personale.
Abbiamo loro “rotto il giocattolo” e perciò si sono indispettiti. Immaginiamo fossero allora furibondi, ieri, al Comitato dei Garanti, quando trapelavano i risultati delle votazioni all’ufficio di Trento...