Uffici Centrali – Entrate, bozza accordo per la definizione delle misure di prevenzione e la sicurezza dei dipendenti in ordine all’emergenza sanitaria da “COVID 19”
Si è svolta in data odierna la riunione per la definizione delle misure di prevenzione e sicurezza degli Uffici centrali. Il tema come sapete è al centro dell’iniziativa sindacale dell’USB che ha siglato a livello nazionale e in questi giorni anche a livello regionale diverse intese laddove andavano nella direzione di mettere in campo tutte le iniziative per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e contingentare i rientri.
Se alcune misure previste nella bozza di accordo degli uffici centrali e fortemente volute da USB (per esempio la misurazione della temperatura corporea all’ingresso con termoscanner, la valutazione della possibilità di test sierologici, l’ampliamento delle categorie di lavoratori esclusi dai rientri, la previsione dei DPI) vanno nella giusta direzione, resta la questione del piano rientri che, nella bozza presentata dall'amministrazione, lascia mano libera ai singoli Direttori centrali senza fissare limiti, percentuali e senza circoscrivere le attività da rendere in presenza. Ciò determinerebbe uno scenario ingovernabile, ove ognuno si muoverebbe in ordine sparso e dove le decisioni sui rientri verrebbero lasciate alla sensibilità dei singoli direttori, senza nemmeno darne comunicazione alle OO.SS ed alle RSU.
Su questo punto dirimente si è in particolare concentrato l’intervento di USB che al tavolo ha evidenziato l’impossibilità di scindere le misure di sicurezza dal tema del piano dei rientri e la necessità di introdurre dei paletti alla discrezionalità delle singole strutture.
Pur consapevoli del mutato quadro relativo alla diffusione del virus e della generale ripresa delle attività, riteniamo che questo non sia il momento di abbassare la guardia, specie se per la particolare attività resa nelle sedi centrali un aumento dei rientri nulla aggiungerebbe dal punto di vista del soddisfacimento dei servizi da rendere alla cittadinanza.
Abbiamo quindi ribadito che qualsiasi piano di rientri deve rispondere comunque a criteri di gradualità ed eccezionalità.
Se, come temiamo, i contenuti dell’accordo non dovessero mutare nella direzione da noi suggerita, l’USB non sottoscriverà l’accordo.
La riunione è stata aggiornata alla prossima settimana per consentire alla RSU di valutare la bozza di accordo.