USB AL MINISTRO DADONE: SE NON CI SARANNO STANZIAMENTI ADEGUATI PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI SARA’ SCIOPERO
Molte le questioni poste da Usb al Ministro Dadone durante l’incontro che si è svolto questa mattina in Funzione Pubblica, a partire dalla necessità di comprendere quale ruolo e quale funzione questo Governo voglia assegnare alla Pubblica Amministrazione e che investimenti intenda fare per rilanciare e potenziare questo settore che deve riappropriarsi della sua funzione di erogatore del welfare e quindi di redistribuzione indiretta della ricchezza attraverso servizi pubblici di qualità per tutti i cittadini. Servono investimenti, ha sostenuto con fermezza USB, a partire dagli stanziamenti per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego scaduti a dicembre 2018.
Lo Stato ha il dovere di rinnovare il contratto alla sua scadenza e le risorse devono essere adeguate. Su questo tema USB ha preannunciato al ministro Dadone che laddove venissero confermate le anticipazioni di stampa di un miliardo di Euro di stanziamento da destinare ai contratti del pubblico impiego valuterà nei propri organismi, già da venerdì prossimo, la proclamazione dello sciopero generale.
Nessuna risposta concreta è arrivata dal Ministro che si è limitata a riferire “di importanti interlocuzioni con il MEF” dichiarando di non volersi “sbilanciare se non in possesso di dati certi”. Segno evidente che lascia intendere che ancora una volta gli stanziamenti per i rinnovi saranno cercati racimolando i pochi spiccioli avanzati nelle pieghe della legge di stabilità.
Abbiamo chiesto Investimenti e determinazione politica per risolvere anche le altre questioni poste al tavolo dalla USB nel suo intervento: dalla previsione di un piano straordinario di assunzioni a quella della stabilizzazione del precariato e alla necessità di porre argine alla sua ciclica riproduzione; dalla reinternalizzazione dei servizi e dei lavoratori alla necessità di formazione e di investimenti strutturali; dalla proroga e scorrimento delle graduatorie dal 2010 ad oggi alla soluzione dell’annosa questione del mansionismo e della necessità di ordinamenti professionali funzionali alle esigenze organizzative delle Amministrazioni; dalla necessità di rivedere l’attuale assetto dei comparti alla questione della democrazia sindacale legata alla possibilità di non sottoscrivere i contratti.
Su tutte queste questioni il Ministro non ha dato alcuna risposta, preannunciando l’apertura di appositi tavoli tematici. Ma già nelle prossime ore sarà chiaro quali sono le reali intenzioni di questo Governo sul settore pubblico e USB è pronta a rispondere con determinazione se ancora una volta saranno disattese le legittime aspettative dei lavoratori pubblici e se alla Pubblica Amministrazione non saranno riservate ancora una volta adeguate risorse per un serio piano di investimenti.