Validazione di secondo livello: l'Amministrazione scende in campo e fa gioco di squadra.

Il Direttore Regionale annulla le note di (de)merito compilate dal Capo Ufficio CAM, ma conferma nella sostanza tutto l'impianto della rilevazione di prima istanza. Il rischio che denunciamo è lo svilimento della peculiare professionalità dimostrata dai Lavoratori dei CAM.

Cagliari -

Si sono svolti in questi giorni i colloqui (oltre 30) richiesti dai dipendenti del CAM di Cagliari, per contestare le note offensive e le percentuali assegnate dal direttore dell’Ufficio, nella validazione dell’autorilevazione delle esperienze lavorative. Colloqui, secondo la DRE Sardegna, “concessi anche se non dovuti”. Nel corso della validazione di secondo livello, il Direttore Regionale ha annullato le note, ma allo stesso tempo ha confermato le percentuali dei processi di missione relativi a gestore servizi e assistente al contribuente. Ha quindi nei fatti avallato l’operato del validatore di 1° livello, approvandone le scelte e condividendole; inoltre ha confermato“che non varierà le percentuali assegnate dal Direttore del CAM e di non avere al riguardo gli elementi indispensabili per poter svolgere tale compito.” Come Ponzio Pilato se ne è lavato le mani. Ha sostenuto che i lavoratori non sono in grado di quantificare la loro prestazione lavorativa ma non ha fornito adeguata risposta alla richiesta di spiegazioni circa i parametri utilizzati dall’Amministrazione in ordine all’individuazione delle percentuali. I lavoratori, nel corso dei colloqui (assistiti per lo più dalla RdB), hanno ribadito:

 

- che l’autorilevazione con validazione si è trasformata al CAM di Cagliari, per scelta dell’Amministrazione, in rilevazione dell’Agenzia;

- che è stato tradito lo spirito della procedura, che viene intesa come un percorso partecipato, con collaborazione di entrambe le parti (dipendenti e amministrazione);

-che l’Amministrazione sta giocando la partita in definitiva sulla parola autonomia, prevista nel ramo dei gestori e non in quella di assistente, e che pertanto tenterà di inserire la figura di consulente telefonico nella seconda area e non nella terza;

- che i colloqui fossero dovuti e non una concessione caduta dall’alto;

- che la fotografia che verrà fuori non sarà quella del CAM di Cagliari, ma di altra cosa;

- che il Direttore Regionale ripristini le percentuali dell’autorilevazione inserite dal dipendente;

- che il direttore del CAM ha esercitato impropriamente ed arbitrariamente un ruolo valutativo del personale non previsto dal contratto;

- che i consulenti hanno capito che il lavoro svolto sino ad oggi è non richiesto dall’Agenzia, e che in futuro adegueranno il loro lavoro a quanto richiesto e previsto dal ruolo di Assistente al contribuente;

- che le promesse non contano nulla, sono parole vuote, sono sette anni che le sentono, e non sarà il canto delle sirene ad incantarli;

- che i consulenti operano in ambito di autonomia che prescinde dalla consultazione dei capi team e del direttore; le percentuali dei consulenti non sono né opinabili né differenziabili, essendo dei dati di fatto.

 

Hanno espresso il disagio dei consulenti per la differenziazione delle percentuali (usate come voto individuale), cosa non possibile, in quanto tutti svolgono lo stesso lavoro, e non vi è filtro alle telefonate. A fronte di queste richieste dei lavoratori, l’Amministrazione ha risposto con un muro di gomma. Il Direttore Regionale ha fatto gioco di squadra con il Direttore del CAM, approvandone le scelte e condividendone il percorso. Ha tentato di “rasserenare gli animi”, promettendo una relazione alla Direzione Centrale del Personale, e che certamente la soluzione verrà trovata in ambito nazionale, in occasione della definizione dei ruoli e dei profili. Non è stata fornita alcuna risposta alle richieste legittime e alle motivazioni concrete portate dal personale nel corso dei colloqui, per lo più collettivi.

 

 

Porteremo la nostra protesta al Comitato Congiunto per la Rilevazione delle Esperienze Lavorative, trasmettendo copia dei verbali dei colloqui.