Veneto - ADM, Dogane di Treviso: USB incontra la dirigente dell’Ufficio

Alla manifestazione di collaborazione adesso devono seguire i fatti!

Treviso -

Ieri si è tenuto l’atteso incontro con la dirigente dell’Ufficio delle dogane di Treviso richiesto dall’USB PI a fine luglio ed accordato tardivamente solo ad inizio settembre, finalizzato ad un confronto in merito alle numerose criticità manifestate da lavoratrici e lavoratori nella fruizione delle ferie estive.

Ribadita l’intempestività della convocazione considerato il tema oggetto dell’incontro, l’USB ha rappresentato le numerose difficoltà riscontrate dal personale sia per la fruizione delle ferie residue maturate nell’anno precedente, sia per quelle dell’anno in corso, un recupero psico fisico spesso non garantito dall’incombenza di carichi di lavoro, esiguità del personale ed esigenze di servizio anteposte sempre e comunque al benessere organizzativo della struttura. È emersa sul tema l’inadeguatezza delle tempistiche di pianificazione delle ferie nei periodi di maggiore richiesta, vincolata ad un accordo di sede che oggi è inadeguato rispetto alle novità previste dall’ultimo rinnovo contrattuale che ha previsto al 30 giugno il termine ultimo per la fruizione delle ferie residue dell’anno precedente. Abbiamo suggerito alla dirigente di convocare un tavolo di trattativa per ritarare il vecchio accordo sulla base delle più recenti disposizioni contrattuali, con l’attenzione alla necessità di valorizzare al contempo le esigenze del personale di sede.

L’incontro ha offerto l’occasione anche per segnalare alla dirigente altre criticità emerse nella fruizione degli istituti contrattuali, spesso affidata alla “benevolenza” di referenti poco disponibili e affatto sensibili alle esigenze del personale, atteggiamenti che contribuiscono ad appesantire il clima lavorativo, già complesso di per sé. Abbiamo fatto presente come, la collaborazione auspicata dalla dirigente nel garantire i servizi, attività gestite faticosamente per la carenza cronica di personale, debba essere reciproca, garantendo la fruizione più equilibrata degli istituti contrattuali che costituiscono diritti che devono essere tutelati (ferie, permessi, flessibilità, ecc.) e garantendo anche il dovuto rispetto ai colleghi e al loro lavoro. È stato ribadito che va rispettata la fascia di pausa pranzo prevista dall’accordo di sede, ignorata con disinvoltura da alcune figure di coordinamento che assegnano servizi o fissano appuntamenti per verifiche nella fascia 13.00-15.00.

Siamo tornati sul tema dell’apertura del sabato della sede di via della Serenissima, chiedendo le percentuali di servizi resi in quella giornata rispetto al totale che, a parere dell’amministrazione, giustificano l’offerta del servizio, complicando la gestione di tutte le attività ordinarie nel resto della settimana. Abbiamo ricordato alla dirigente, che ribadiva l’obbligo di garantire il servizio richiesto per altro dall’utenza, che sul tutto il territorio nazionale gli uffici che garantiscono il presidio di sabato sono pochissimi e che il mantenimento dell’apertura deve essere giustificato da una necessità concreta che ne giustifichi i costi sostenuti. Come USB PI procederemo a richiedere formalmente l’esibizione di dati puntuali sui servizi prestati che giustificherebbero il disagio che tali aperture creano sul personale che ne è coinvolto.

È stato affrontato anche il tema della formazione a cui lavoratrici e lavoratori accedono con fatica, sia per l’intempestività della comunicazione dei corsi di cui a volte il personale viene a conoscenza solo il giorno prima della data di scadenza per la manifestazione di interesse, sia per una selezione fatta a monte dai referenti rispetto ai carichi di lavoro assegnati e ai servizi che devono essere garantiti, elementi che giustificherebbero in ogni caso la mancata partecipazione. Riprendendo le parole della dirigente che ha sottolineato l’importanza della formazione del personale, abbiamo ribadito che la formazione è un diritto ma anche un dovere e che va garantita, verificando che tutte le lavoratrici e i lavoratori ne abbiano accesso a rotazione, senza esclusione alcuna.

Verificata la disponibilità della dirigente per cercare di affrontare al meglio le criticità esposte, la delegazione di USB ha chiesto nuovamente di verificare l’operato dei referenti chiedendo di prestare maggiore attenzione al benessere lavorativo del personale in un’ottica di collaborazione che deve essere reciproca e non solo a vantaggio dell’amministrazione.

Si anticipa fin d’ora che USB PI organizzerà un’assemblea del personale nelle prossime settimane e comunque prima della convocazione di parte pubblica, per ascoltare criticità e proposte da parte del personale e rappresentare al tavolo di trattativa le diverse esigenze di cui questa organizzazione si farà portatrice.