Veneto - Entrate, dalle parole ai fatti, USB scrive all'Audit contro il direttore provinciale di Verona

Verona -

“….Considerando che il rispetto dei principi di pari opportunità, di valorizzazione delle differenze, il perseguimento del benessere organizzativo e il contrasto alle discriminazioni e alle molestie costituiscono il presupposto per un ambiente di lavoro sereno e collaborativo, con ricadute positive sulla motivazione al lavoro, sulla prestazione lavorativa, sulle relazioni interpersonali, sulla qualità stessa dell'azione amministrativa, e, non da ultimo, sulla eticità dei comportamenti agiti e, quindi, sul rispetto del Codice di comportamento, il Codice di condotta è parte integrante del Codice di comportamento.”

É con queste parole che il Direttore dell’Agenzia ha approvato il 30 marzo scorso il Codice di comportamento del personale dell’Agenzia delle Entrate e il Codice di condotta per la prevenzione e il contrasto alle molestie, al mobbing e a ogni forma di discriminazione a tutela dell’integrità e della dignità delle persone” ora in vigore.

Parole sicuramente condivisibili da tutti. In astratto. Se lo saranno anche in concreto, lo vedremo alla prova dei fatti e di quello che riuscirà a venire a galla.

Noi come USB le abbiamo prese subito sul serio ed è per questo che siamo ricorsi all’AUDIT regionale segnalando quella che riteniamo essere stata una violazione delle disposizioni dei predetti codici imputabile alla conduzione della Direzione Provinciale di Verona operante fino al 30 giugno scorso.

Violazione riscontrabile laddove alcuni iscritti ad una nota organizzazione sindacale della DP di Verona - conosciuta anche per essere tra quelle che mai hanno fatto mancare il proprio incondizionato sostegno al precedente direttore - sarebbero stati favoriti nelle assegnazioni di personale che si sono susseguite negli ultimi mesi, a danno di chi invece iscritto al sindacato non è.

E non si tratterebbe solo di un sopruso ai danni del sacrosanto diritto individuale di essere o di non essere iscritti ad un sindacato, ma anche dell’inquinamento delle regole di leale confronto tra sigle sindacali, tenuto conto di quanto il proselitismo sia funzionale, tra le altre cose, ai fini del riconoscimento della rappresentatività di un sindacato sul piano nazionale che è basata, lo ricordiamo, sul dato associativo oltreché su quello elettorale (cioè i voti conquistati alle elezioni RSU) e che è richiesta dalla legge per accedere ai tavoli di contrattazione.

USB PI Agenzie Fiscali Veneto