Veneto - Entrate, DP di Treviso - Valutazione 2024: ma a che Va.L.E.?

Treviso -

Mancano pochi giorni alla scadenza per la presentazione delle richieste di revisione rispetto alla valutazione per il 2024 notificata a colleghe e colleghi della DP di Treviso e il clima che aleggia oscilla tra rabbia e rassegnazione.

La gran parte del personale lamenta gli effetti distorsivi che questo il sistema Va.L.E. produce, legato alla valutazione delle competenze individuali: PROBLEM SOLVING, IMPEGNO E AFFIDABILITA’, COLLABORAZIONE E LAVORO DI SQUADRA, COMUNICAZIONE, CAPACITA’ DI ORGANIZZAZIONE DEL PROPRIO LAVORO, tutti aspetti non oggettivamente “misurabili” e per questo lasciati all’arbitrarietà del Facilitatore o del Valutatore.

Ed è proprio ad annualità conclusa che l’amministrazione tira fuori le sue carte, minimizzando o dimenticando completamente le richieste di maggior impegno che vengono chieste al singolo sia per la gestione ordinaria dell’attività lavorativa, sia per fare fronte alle situazioni imprevedibili o straordinarie che nel corso dell’anno si sono venute a creare: consuntivazione intermedia o finale degli obiettivi, assenza imprevista di colleghi, affiancamento di personale neoassunto, sperimentazione di applicativi, malfunzionamento di software, ecc. Nella fase che ha concluso la valutazione per l’anno 2024, l’amministrazione ha completamente dimenticato lo sforzo che è stato richiesto a tutto il personale con l’arrivo dei tanto attesi neoassunti, delle attività di tutoraggio dei nuovi arrivati e dei maggiori carichi di lavoro che sono stati sostenuti da coloro che non si dedicavano all’attività di affiancamento. Un’assunzione straordinaria di colleghe e colleghi, come non se ne vedevano da tempo, ha creato situazioni di sovraffollamento nelle stanze e un aggravio di lavoro per tutti, sia per chi aveva già esperienza, sia per il nuovo personale, messo subito alla prova con carichi di lavoro ordinari. Nessun tempo per la formazione, nessun momento di approfondimento, ma un lavoro subito in “batteria” per guadagnarsi una valutazione che non può andare oltre l’”adeguato”, per tutto il personale neoassunto.

A nulla valgono le giustificazioni generiche di un appiattimento della valutazione individuale che non ha nulla a che fare con il tanto sbandierato “merito”. Questo sistema mortifica, non valorizza. Divide, piuttosto che creare collaborazione tra il personale. Appiattisce invece di essere strumento di stimolo a migliorare le proprie competenze. Il personale lo ha compreso bene che la finalità proposta dall’Amministrazione per introdurre Va.L.E. non è l’aumento delle competenze, non è il miglioramento del servizio all’utenza e nemmeno l’accrescimento della professionalità di ciascun dipendente. Lo abbiamo sempre sostenuto in tutte le sedi: questo è uno strumento di ricatto, iniquo e divisivo che avvelena il clima nei posti di lavoro!

All’amministrazione vogliamo dire che molto spesso le situazioni negli uffici si risolvono per la professionalità, la buona volontà e il senso di responsabilità che molti colleghi e colleghe dimostrano nei confronti dell’attività che quotidianamente svolgono. L’amministrazione in questo sistema di valutazione si dimostra impreparata e inadempiente nell’individuazione di percorsi di cresciuta professionale del singolo, dedicandosi a questa attività in maniera distratta e incoerente.

Al personale vogliamo dire: non accettate una valutazione che non corrisponde al vostro impegno, che mortifica il lavoro di un anno, che risulta palesemente iniqua. Non cedete alla rassegnazione e non relegate la rabbia ad un commento davanti alla macchinetta del caffè.

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