Veneto – Entrate, DP Treviso. A chi tanto e a chi niente. USB NON sottoscrive l’accordo FRD2021
Dopo cinque incontri iniziati a dicembre, si è conclusa il 26 gennaio scorso la trattativa che ha portato alla chiusura dell’accordo FRD2021 della DP di Treviso, sottoscrizione che è avvenuta il giorno stesso in cui era necessario validare e inviare alla DC i dati per avviare il pagamento in tempi rapidi del salario accessorio 2021, risorse sempre più necessarie in un momento storico di grave perdita del potere d’acquisto del nostro salario.
Un accordo travagliato che ha subito cambiamenti fino all’ultima giornata di trattativa e che USB non ha sottoscritto in quanto riprende elementi in contrasto con i principi da sempre sostenuti: no alle doppie indennità, no alla remunerazione sulla numerosità dei servizi erogati o degli atti emessi, sì ad un principio di trasparenza ed equità nella distribuzione di risorse dei lavoratori e delle lavoratrici.
Determinante la richiesta di USB che ha equiparato la prestazione di assistenza e informazione all’utenza resa in presenza rispetto a quella resa da remoto, istanza che ha modificato la proposta iniziale di parte pubblica allineando l’accordo della DP di Treviso rispetto al contenuto dell’accordo nazionale in prima battuta disatteso.
La versione finale dell’accordo però contiene alcuni elementi assolutamente non condivisibili:
- Remunerazione dei capi team con parte del Fondo di sede destinato al personale che nell’anno 2021 è stato addetto all’assistenza e informazione all’utenza nei front-office. In sede di trattativa l’USB ha chiesto che venissero esclusi coloro che avevano svolto incarichi di responsabilità dalla distribuzione del fondo di sede, in quanto le loro indennità vengono già finanziate dal Fondo del Personale, decurtando a monte le risorse e lasciando a lavoratrici e lavoratori solo la parte rimanente. Solo con le specifiche date dall’amministrazione all’ultimo giorno di trattativa è emerso che i capi team erano inclusi nella distribuzione delle risorse destinate all’assistenza all’utenza (seppure valorizzate con il coefficiente “1” anzicchè “1,5”) e che riguardavano l’8% delle risorse disponibili. I carichi di lavoro e le responsabilità che i capi team ricoprono ogni giorno vanno remunerati di più rispetto a quanto non viene fatto ora, con risorse certamente più adeguate, ma finanziate dall’Agenzia e non con somme destinate ad incentivare il personale.
- la valorizzazione del compenso dato ai capi team, che nell’ultima bozza di accordo presentata dalla parte pubblica era stato valorizzato con il coefficiente “0,5” e che al tavolo alcune parti sindacali hanno proposto e ottenuto che venisse innalzato a “1”, ha generato una remunerazione superiore alle somme disponibili, che sono state attinte dal “Fondo di sede” nella misura di circa euro 6.000,00. Tali somme potevano al contrario essere distribuite per altri progetti/attività dell’ufficio, invece di remunerare incarichi di responsabilità.
- Gruppi di lavoro appartenenti all’Ufficio Controlli adibiti alla lavorazione delle posizioni inerenti lo sblocco dei telai nonché di supporto alle lavorazioni dei 41/bis – Tale remunerazione ha tenuto conto non del tempo impiegato dal personale per la lavorazione delle due tipologie di attività come aveva proposto USB, ma della numerosità delle pratiche lavorate, criterio che, ricordando la remunerazione “a cottimo”, non può essere in alcun modo condivisa.
- Gruppo di lavoro provinciale dei Gestori di Rete addetto alla configurazione dei nuovi PC portatili da assegnare al personale per lo svolgimento del lavoro agile – negli accordi nazionali del Fondo Risorse Decentrate per gli anni pandemici 2020 e 2021, le indennità giornaliere previste per le figure di RSPP e gestori di rete sono state raddoppiate in ragione del fatto che queste figure sono state sollecitate con carichi di lavoro esorbitanti negli anni di pandemia. Le indennità giornaliere, infatti, sono passate dal 2019 alle annualità 2020/2021 rispettivamente da € 5,20 a € 10,00 per la figura di RSPP e da € 3,60 a € 7,00 per i gestori di rete. Riconoscere oltre all’indennità giornaliera una ulteriore remunerazione per la configurazione dei PC, attività rientrante in quella ordinaria, significa a parere di USB, andare a valorizzare ogni singola attività per alcuni e non guardare il “tanto” che moltissimi colleghi e colleghe fanno ordinariamente ed ai quali magari non è stato riconosciuto nulla nella ripartizione del budget d’ufficio.
Come USB avevamo chiesto infatti di allargare la platea del personale andando a riconoscere la professionalità di tutti gli “assistenti” che da anni svolgono mansioni superiori, evidenziate, se ce ne fosse bisogno, con l’attribuzione delle famiglie professionali dalle quali è emerso ancora una volta il fenomeno del mansionismo. Avevamo anche proposto di valorizzare maggiormente tutti coloro che si sono trovati un carico di lavoro aumentato dai pensionamenti, citando solo per fare un esempio tutto il personale di Catasto e Conservatoria che da anni gestiscono una carenza di personale spaventosa. Riteniamo che i 6.000,00 euro assegnati ai capi team per l’assistenza all’utenza dovevano essere utilizzati meglio, dando un riconoscimento per lo sforzo effettuato da tanti colleghi e colleghe.
L’accordo appena chiuso a Treviso non risponde ai principi di trasparenza ed equità che guidano la nostra organizzazione nelle scelte ai tavoli di trattativa.
USB PI Agenzie Fiscali