Veneto - Entrate DP Treviso: USB interviene per non penalizzare il personale del Catasto

Treviso -

Si è conclusa la trattativa che ha portato alla sottoscrizione dell’accordo FRD2020 entro la data del 3 febbraio scorso come richiesto dalla DC, per avviare il pagamento in tempi rapidi del salario accessorio, una boccata d’ossigeno in questi tempi di inflazione a due cifre.

Un accordo travagliato, perché oltre alle tre sedute di trattativa ha visto la riapertura della discussione dopo che era già stato definito un accordo, in merito alla ripartizione delle somme relative all’”assistenza a contribuente”.

Fin dall’inizio USB ha appoggiato la proposta della RSU di non remunerare con il FRD le figure che hanno ricoperto ruoli di responsabilità ex art. 18 CCNI, per tutte quelle attività per le quali l’accordo nazionale prevede una remunerazione giornaliera e che queste figure si ritrovano a svolgere occasionalmente in sostituzione o a sostegno del personale nelle attività specifiche di team (sostituzione allo sportello, partecipazione ad attività di verifica, partecipazione ad udienza, ecc.). Tale posizione, che la nostra organizzazione porta avanti da sempre e che spesso è stato motivo di non sottoscrizione degli accordi negli anni passati, nasce dal fatto che le attività in questione risultano comprese nell’incarico assunto e vi sarebbe l’attribuzione di una doppia indennità per la medesima giornata in capo alla medesima persona: quella percepita per l’incarico assunto e quella attribuita per l’attività specifica, operazione che sottrarrebbe risorse da distribuire invece al resto del personale.

Abbiamo proposto al tavolo una ripartizione del residuo fondo di sede che coinvolgesse tutta la platea dei lavoratori e delle lavoratrici con i criteri della cosiddetta “piramide inversa”, ossia riparametrando le ore di presenza (e quelle di assenza equiparate alla presenza) con un moltiplicatore pari a 1,5 per il personale il cui coefficiente di valutazione della produttività individuale è inferiore a 1,6 e con un moltiplicatore pari a 1,0 per tutti gli altri. La proposta mirava ad una distribuzione perequativa delle somme consentendo di valorizzare il contributo offerto da tutto il personale in una situazione di oggettivo disagio. In un anno, il 2020, in cui tante attività dell’Agenzia sono state ridotte o sospese, in cui tutto il personale si è dovuto mettere in gioco improvvisando un lavoro “a distanza”, spesso utilizzando mezzi tecnologici propri, convertendosi anche a lavorazioni mai affrontate prima, senza formazione, spesso affiancando l’attività lavorativa all’attività di cura di figli, persone disabili o genitori anziani, avevamo proposto di adottare un criterio di ripartizione che venisse incontro a tutto il personale, data la situazione contingente in cui attualmente ci troviamo.

In alternativa a questa nostra proposta abbiamo sostenuto la RSU affinché vi fosse l’individuazione di attività/progetti che coinvolgesse una platea di persone più ampia possibile nella distribuzione del residuo fondo di sede.

Determinante l’intervento di USB sulla revisione dei criteri che avrebbero penalizzato il personale del catasto che in lavoro agile si era occupato di DOCFA e PREGEO e di istanze pervenute all’UTP. Il personale in questione, infatti, senza l’intervento dell’USB che ha riportato l’Amministrazione e le altre parti sindacali alla corretta interpretazione dell’accordo nazionale, si sarebbe visto remunerare tali attività in maniera fortemente penalizzante, riducendo le giornate lavorate ad un terzo di quelle effettuate, per le lavorazioni di DOCFA e PREGEO e alla metà di quelle effettivamente lavorate per coloro che avevano risposto alle istanze pervenute all’UTP. E’ solo grazie all’USB che è stata riconosciuta la corretta remunerazione delle giornate effettivamente lavorate al personale che si è dedicato a tali attività!

Infine, USB ha chiesto ed ottenuto la valorizzazione del personale di Montebelluna e Conegliano che si è occupato della prima informazione nel drammatico anno della pandemia, sedi entrambi senza il servizio di guardiania che potesse fare da filtro nell’accesso dell’utenza e che ha comportato per gli addetti a tale servizio, una costante ed elevata esposizione al rischio di contagio da Covid-19 che meritava di essere valorizzata.

Abbiamo sottoscritto l’accordo FRD 2020 che, per quanto migliorabile, ha comunque ottenuto l’accoglimento di diverse istanze proposte al tavolo di trattativa da parte nostra, evitando errori che avrebbero causato certamente una penalizzazione, non recuperabile ex post, di diversi lavoratrici e lavoratori dell’area Territorio.

Trasparenza ed equità, questo è quello che chiediamo!

ISCRIVITI CON NOI!      ISCRIVITI AD USB!