Veneto - Entrate, il cerchio si chiude

Firmato a Belluno l'accordo sull'orario di lavoro

Belluno -

Diciamo  che il cerchio si chiude con l’accordo sull’orario di lavoro  sottoscritto venerdì 28 maggio a Belluno perché l’attacco ai tempi di vita dei lavoratori nel Veneto è stato imposto dalla DRE alla partenza delle DP, di cui quella di Belluno è stata la prima. 

 

L’accordo firmato dalla Rsu , e da tutte le  OO.SS. a Belluno  è il migliore tra quelli realizzati finora  nel Veneto, (DP di Padova e di Rovigo) e segna una vittoria per i lavoratori che si sono mobilitati prima contro l’O.d.S n. 3 emanato alla vigilia della nascita della DP di Belluno, e poi contro il pessimo accordo quadro  regionale del 3 novembre 2009.

 

E’ inoltre una conferma della correttezza della linea di RdB che, unico sindacato a non firmare quell’accordo, si è speso come nessun altro organizzando assemblee, intervenendo sulla stampa e soprattutto i quali hanno rigettato quanto sottoscritto senza il loro consenso.

 

Questi mesi di percorso e di lotta hanno portato alla firma di questo accordo grazie al fatto che la mobilitazione è diventata regionale in quanto anche nelle altre DP già attivate, Padova, Rovigo, Verona  i lavoratori non hanno accettato supinamente come accordo locale una fotocopia di quello regionale.

 

I punti salienti dell’accordo di Belluno sono i seguenti:

-         allargamento da 3 a 5 dei profili orari usufruibili dai lavoratori ;

-         vincolo dei profili di soli 3 mesi invece di 6;

-         flessibilità in uscita di 30 minuti;

-         possibilità di proseguire il proprio orario di lavoro fino a 30 minuti senza obbligo della pausa pranzo;

-         possibilità di cumulare fino a 3 ore di lavoro eccedente che potrà essere utilizzato per compensare debiti orari

-         durata massima della pausa pranzo allungata ad un’ ora e mezza

-         pausa pranzo obbligatoria fatte salve limitate e motivate esigenze;

-         sono state inoltre scongiurate le clausole presenti nell’accordo di Rovigo, ovvero la penalizzazione nel calcolo dell’ingresso in caso di dimenticanza del badge e l’obbligo individuale per gli addetti al front-office alla completa assistenza all’utenza anche oltre l’orario di sportello.

 

Oggi, a distanza di 8 mesi dalla partenza di Belluno, se guardiamo da dove siamo partiti e dove siamo arrivati ci accorgiamo della grande differenza e possiamo affermare senza dubbio che questa differenza l’hanno fatta RdB ed i lavoratori.

 

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