Veneto - Entrate, mobilità e mobilitarsi
Anche alla Direzione provinciale di Vicenza si compiono spostamenti e nuove assegnazioni evitando di confrontarsi con le esigenze e le attese dei lavoratori trasformando un momento di crescita e di benessere dell’Agenzia con l’assunzione di nuovi lavoratori si trasforma in situazioni di malcontento.
Notiamo che su 26 nuovi funzionari assunti nessuno è stato assegnato ai due uffici territoriali cittadini, che si trovano in grave carenza di organico soprattutto per quanto riguarda il personale addetto agli sportelli. Questo si ripercuote ovviamente sulla qualità del servizio all’utenza e conferma una tendenza generale dell’amministrazione a svalutare l’importanza degli Uffici Territoriali dimenticando che sono l’interfaccia dell’Amministrazione con il cittadino e quindi dovrebbero essere il fiore all’occhiello dell’Agenzia. Anzi, a nome di una trasparenza a volte capziosa, gli impiegati sono obbligati ad una serie di adempimenti sempre più numerosi e cervellotici, che li costringono a lavorare di più per dimostrare la propria correttezza nel fornire i propri servizi ai contribuenti. Il risultato di tutto questo è un notevole aumento dei carichi di lavoro sui singoli lavoratori.
Pur riconoscendo che alcuni degli spostamenti in mobilità sono avvenuti nel rispetto delle richieste degli stessi funzionari, vi sono stati casi di trasferimenti d’imperio, motivati con generiche “esigenze di rotazione degli incarichi”, così come previsto dal piano nazionale anti corruzione. Il piano anticorruzione prevede però che si cambino le posizioni dirigenziale, quelle organizzative e gli incarichi di responsabilità per arrivare al personale solo per motivate esigenze di servizio che non possano essere risolte con altro tipo di interventi, cosa che non ci sembra sia accaduto a Vicenza.
In altri casi si è assistito all’assegnazione di personale neo assunto, a volte senza neppure la dovuta formazione, in aree carenti, pur in presenza di colleghi che avevano chiesto di poter transitare proprio in quelle aree senza essere accontentati.
Ci risulta anche che sono in procinto di essere emanati ulteriori atti di mobilità a carico di un certo numero di funzionari di Bassano del Grappa che avevano più volte ribadito di voler restare nella propria sede e che, invece, si vorrebbe far lavorare a Vicenza, con evidenti ripercussioni sulla vita lavorativa e familiare, oltre ovviamente a notevoli aggravi di spese, quando, non esistendo una competenza territoriale nell’ambito della stessa DP, basterebbe razionalizzare l’assegnazione delle pratiche per evitare che al medesimo funzionario vengano assegnate troppo frequentemente ditte di una determinata zona o che siano assistite da un medesimo commercialista, ed il problema sarebbe risolto senza spostamenti di lavoratori e senza spese ... ma si sa che la logica non sempre accompagna le scelte dell’Amministrazione.
Questo calpesterebbe le norme a tutela dei lavoratori e sarebbe un ulteriore schiaffo immotivato a chi invece lavora con passione, per uno stipendio che vede di giorno in giorno perdere valore, con contratti bloccati ormai dal 2009. Anche per questo ci stiamo preparando ad uno sciopero generale e ci mobiliteremo in diverse città d’Italia a partire dal 14 maggio. A Vicenza esprimeremo pubblicamente il nostro dissenso alle ore 15:00 volantinando di fronte alle porte della Direzione provinciale.
Basta subire occorre reagire.