Veneto - Entrate, mobilitazione generale!

Venezia -

MARTEDÌ 5  FEBBRAIO 2013

Giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori delle Agenzie Fiscali

 

Contro lo smantellamento delle Agenzie fiscali, contro le chiusure selvagge, contro la perdita dei diritti, remunerata con i risparmi sulla pelle delle persone, per lo sblocco del Comma 165 e per la ripresa dei percorsi professionali e il loro completamento.

 

È di questi giorni l’informativa pervenuta alle Organizzazioni Sindacali riguardante la chiusura di altri 11 uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate.

Qui nel Veneto gli uffici interessati sono 5: Arzignano, Badia Polesine, Castelfranco, Pieve di Cadore e Vittorio Veneto. Questi provvedimenti sono solo i primi risultati del famigerato protocollo sulla spending review sottoscritto a maggio 2012 da tutte le organizzazioni sindacali, a parte Usb.

Questi provvedimenti, al momento, sono stati congelati in attesa dello svolgimento del tavolo regionale che avverrà il 7 febbraio presso la sede della Direzione Regionale.

A quel tavolo la nostra organizzazione porterà le rivendicazioni dei lavoratori, non solo quelli dei 5 uffici coinvolti, ma anche di tutti gli altri lavoratori del Veneto che già adesso sono costretti a lavorare in condizioni sempre più precarie, aggravate dagli ultimi accordi sull’orario di lavoro che prevedono l’allungamento degli orari di sportello a parità di risorse, che allo stato attuale non hanno ancora la disponibilità del salario accessorio, visto il blocco dei fondi del comma 165, che chiedono con forza la riapertura delle procedure dei percorsi professionali, e che a breve potrebbero trovarsi coinvolti in altre chiusure di uffici e in mobilità forzate, come è appena avvenuto per i lavoratori dell’ufficio di Venezia 1.

A quel tavolo porteremo anche il disappunto dei cittadini che si vedranno costretti a dover fare decine di chilometri per poter usufruire dei servizi degli uffici, basta pensare a tutti i cittadini che fanno riferimento all’ufficio di Pieve di Cadore che saranno costretti ad andare a Belluno.

La cosa più grave che sta emergendo è che a fronte della disponibilità che le Amministrazioni comunali stanno offrendo per mantenere comunque gli uffici nei comuni in oggetto, mediante la messa a disposizione di locali all’Agenzia senza il pagamento dei canoni di locazione, prospettando quindi un risparmio enorme per l’Agenzia, la stessa ha dichiarato che al massimo intende mantenere uno sportello remoto che occupi solo 3 o 4 persone, e non in tutti gli uffici coinvolti.

Il nostro intento è quello di mettere una diga a questi provvedimenti di chiusura, con l’aiuto dei lavoratori, delle Amministrazioni locali e dei cittadini, anche perché queste misure rappresentano solo i primi provvedimenti previsti dall’accordo di maggio.

Il nostro sindacato sta organizzando una serie di colloqui con gli amministratori locali per tentare di organizzare al meglio la “resistenza” a questi infausti provvedimenti, ma non basta: tutti noi dovremmo “rompere il silenzio” e comunicare che la “disponibilità” dei lavoratori si è interrotta!

 

PARTECIPIAMO TUTTI ALLE INIZIATIVE PREVISTE PER MARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013.

IL NOSTRO MOTTO SARÀ:

 

DALLA PARTE DEI CITTADINI

DALLA PARTE DEI LAVORATORI

 

Scarica il volantino da applicare in tutti i posti di lavoro in fondo alla pagina