Veneto - Entrate: Portogruaro e Chioggia, le uniche battaglie perse sono quelle che non vengono combattute
Considerazioni sull'accordo-quadro nazionale e sulle conseguenze nella regione Veneto
Nell'Accordo Quadro nazionale del 24 aprile 2009, sull'istituzione delle Direzioni Provinciali, è stato previsto l'accentramento negli Uffici del capoluogo delle sole attività soggette a compattazione obbligatoria (Area di staff, Rimborsi Iva, parte dell'Area Legale e le Medie dimensioni). Non sono comprese, in questo progetto di accentramento, le Imprese Minori e le Persone Fisiche. Ossia la maggior parte dell'Ufficio Controlli. Pertanto la decisione della precedente DRE di prevedere la permanenza di team controllo, solamente negli ex Uffici Locali in cui ci sono le Aree Dirigenziali, era una scelta non obbligata, ma presa dalla DRE del Veneto in maniera assolutamente autonoma.
Contro questa decisione, come RdB/USB, ci siamo schierati fin dall'inizio tenendo presente che già a Feltre la maggior parte del personale dell'area controllo aveva rifiutato il trasferimento presso la sede del capoluogo. Questa scelta della vecchia DRE, rispetto alla quale chiediamo discontinuità da parte dell'attuale Direttore Regionale, è dannosa da due punti di vista: 1) determina un impoverimento della conoscenza del territorio da parte dell'Agenzia e allo stesso tempo costringe il personale a perdere la professionalità acquisita in anni di esperienza; 2) è antieconomico per l'amministrazione stessa, perché aumentano le distanze e pertanto i costi per effettuare le verifiche, visto che il personale deve partire sempre dal capoluogo di provincia. L'accordo nazionale non è stato sottoscritto da RdB perché troppo poco garantista nei confronti dei lavoratori. Come se non bastasse la sua interpretazione nel Veneto da parte della DRE è stata decisamente peggiorativa: ecco spiegato il motivo per cui ci siamo spesi, noi di RdB, per spiegare ai lavoratori che accettare supinamente questa interpretazione della DRE significava essere più realisti del re. Infine ricordiamo a chi ci accusa di chiedere il rispetto di accordi che non abbiamo sottoscritto, che dal lontano 1968 gli accordi sindacali hanno valenza “erga omnes” ossia per tutti e non solo per gli iscritti ai sindacati che l’hanno sottoscritto e pertanto è diritto di tutti entrare nel merito del rispetto delle norme che regolano il rapporto di lavoro!
Abbiamo perso, come sindacato, in quanto quello che è ovvio, razionale e giusto non è stato considerato tale dalla DRE e a Feltre, Adria, Cittadella, Legnago, non è rimasto un team controllo nonostante ne fosse stata espressa la richiesta da parte dei lavoratori. In questi Uffici la scelta della DRE ha già prodotto a nostro avviso danni tangibili, pertanto nei casi di Adria e Legnago sarebbe saggio e giusto da parte della DRE ritornare sui propri passi. La partita della riorganizzazione alle Entrate non è chiusa, si concluderà il 31/12/2010. Per quella data ci sembrerebbe giusto che tutte le OO.SS del Veneto assecondassero le richieste dei lavoratori delle DP, ancora da attivare. Ci riferiamo alla richiesta di lasciare un team controllo trasversale (ossia integrato), anche a Portogruaro e a Chioggia, in entrambi i casi i numeri emersi dalle schede di rilevazione ci danno ragione. Altrettanto vale per San Donà, dove la scelta di limitare l'attività del team controllo alle sole imprese minori ci convince assai poco, mentre sarebbe molto più ragionevole che permanesse il team integrato. Ci sembra incredibile che altre OO.SS, siano così impegnate a giustificare il loro atteggiamento, a nostro avviso troppo arrendevole rispetto alla precedente DRE, senza cogliere l'occasione, fornita dal cambio della DRE, per portare avanti, finalmente uniti, quanto richiesto dai lavoratori e già ottenuto in altre regioni.
Noi , pur con i nostri limiti, ci stiamo provando perché l'unica battaglia persa è quella che non è combattuta!