Veneto - Entrate, produttività nello smart working e inutili report giornalieri
All'UT di Soave nella Dp di Verona si ignorano le direttive nazionali ed allora USB scrive alla Direzione Provinciale la seguente nota:
Al Sig. Direttore Provinciale di Verona dell’Agenzia delle Entrate;
e, p.c.: al Sig. Direttore dell’U.T. di Soave;
alla Direzione Regionale del Veneto Area di Staff – Relazioni Sindacali
La scrivente O.S. è venuta a conoscenza che il Direttore dell’Ufficio Territoriale di Soave, “…al fine di consentire una corretta e puntuale compilazione delle schede di sintesi previste dall’AD 31/2020” riguardanti l'attività svolta in smart working, la scorsa settimana ha dato ordine al proprio personale collocato in modalità di lavoro agile di produrre mensilmente il dettaglio numerico di tutte le lavorazioni effettuate, in ordine alle varie tipologie di attività in carico all’Ufficio trattate, attraverso la diretta compilazione della propria scheda di sintesi.
Sfortunatamente per il Direttore di Soave, l’iniziativa descritta può considerarsi tutto tranne che una corretta e puntuale compilazione delle descritte schede di sintesi, dal momento che si pone in plateale contrasto con l’allegata nota n.159034/2020 della Direzione Centrale Risorse Umane e Organizzazione la quale stabilisce inequivocabilmente che:
1. la scheda di sintesi dovrà essere compilata dal responsabile, con una cadenza temporale da concordare preventivamente con i propri collaboratori;
2. la scheda è da utilizzare solamente quale strumento di ausilio; non è quindi né potrebbe essere, un report per la verifica dei risultati, né per la misurazione della produttività o della produzione, i cui criteri e modalità dovranno essere necessariamente definiti previo il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali;
Sorprende, inoltre, che un Direttore di Ufficio Territoriale, giustifichi tale operato con la necessità di evidenziare quelle attività che non sarebbero consuntivate (o consuntivabili) dai diversi applicativi riferendosi indistintamente: alle operazioni di rilascio codice fiscale, alle operazioni servizi telematici, agli sgravi, alle registrazioni e alle operazioni su contratti di locazione, alle posizioni liste 36ter, alle lavorazioni CIVIS, alle posizioni liste DALI, ai rimborsi, al rilascio delle CU, al rilascio delle certificazioni, alle risposte informazioni telefoniche, etc.
Sorprende a tal punto che viene da chiedersi come abbia fatto allora l’Ufficio di Soave, assieme a quelli di tutta Italia, ad avere il polso della propria efficienza e produttività in tutti questi anni antecedenti all’introduzione dello smart working, avendo a disposizione i soli, medesimi strumenti di monitoraggio attuali.
La sostanza che emerge dall’iniziativa è che sui lavoratori di Soave si stiano piuttosto esercitando inopportune ed indebite funzioni di controllo aggiuntive rispetto a quelle che ogni dirigente, o incaricato con funzioni analoghe, già svolge nei confronti dei lavoratori.
Con il rischio di trasformare lo smart working in uno strumento per esasperare il clima ed alimentare tra i lavoratori una perenne condizione di stress, come se ce ne fosse bisogno visto che dal verbale della riunione periodica sulla sicurezza del 29.07.2020 presso la DP di Verona, apprendiamo, ad esempio, che il Medico Competente dichiara che “...secondo la sua esperienza professionale maturata sia nell’ambito della pubblica amministrazione che nel settore privato, sono più stressate le persone che lavorano a casa piuttosto che quelle che si recano presso la sede di lavoro.”
Non bastasse, giova tener conto anche di quanto da Lei manifestato e verbalizzato, con riferimento all’UT di Soave, nel corso dell’incontro sindacale del 15 luglio scorso circa “……le proprie preoccupazioni in merito alla palese sproporzione tra i servizi richiesti dall’utenza e il personale in organico, ormai ridotto al minimo storico.”
Tanto premesso, si chiede agli interlocutori in indirizzo che venga data piena attuazione alla nota n.159034/2020 della Direzione Centrale R.U.O. e che ne vengano rispettati i principi con la pronta cessazione dei comportamenti ad essa difformi.
Distinti saluti.
Verona, 26 agosto 2020
p. USB P.I. - Agenzie Fiscali