Veneto - Entrate, si chiudono gli uffici e si sfottono i lavoratori
La riunione sulla chiusura degli uffici nella Regione Veneto, svoltasi il 7 febbraio scorso, si è aperta con la precisazione dell'amministrazione che si trattava di un incontro informativo e che tutte le decisioni si sarebbero prese in un altro incontro nazionale, senza nessun successivo passaggio regionale.
È parso da subito chiaro, anche grazie all'atteggiamento delle altre organizzazioni sindacali presenti al tavolo, che non s'intendeva discutere proprio di nulla: la decisione delle chiusure era decisa.
A Roma dicono decideranno le regioni, in regione dicono decide Roma così si prendono in giro i lavoratori mettendoli difronte al fatto compiuto!
USB ha ribadito la posizione portata al tavolo nazionale: non si chiude nulla!
E basta parlare di razionalizzazione del servizio perchè di chiusure si tratta. Abbiamo chiesto che ci siano forniti i dati completi e regionali, confermando la linea di intraprendere tutte le azioni sindacali e le mobilitazioni necessarie contro queste insensate chiusure. USB è assolutamente contraria alla spending review che fa in realtà spendere di più a lavoratori e cittadini senza far guadagnare nulla allo Stato. Per questi motivi non ha sottoscritto il protocollo dintesa con il governo, così come hanno fatte le altre OO.SS. che hanno scelto di accompagnare la mobilità forzata dei lavoratori invece che combatterla.
Questi ed altri provvedimenti emanati dal governo hanno come unico scopo eliminare i servizi pubblici erogati ai cittadini con l'obbiettivo di privatizzare totalmente la macchina statale.
Nonostante i proclami dei giorni precedenti da parte di tutte le OO.SS. e della chiara presa di posizione con la sottoscrizione di un documento redatto il 2 febbraio alla presenza dei rappresentanti dei comuni in cui si vogliono sopprimere gli uffici, che ad ogni buon fine alleghiamo, al tavolo le cose sono andate come sempre. Dopo un timido segnalare la contrarietà alle chiusure, fatto sicuramente grazie alla pressione dei lavoratori loro iscritti, si è partiti subito a mercanteggiare così come avevamo già preannunciato, come USB, all'assemblea dei lavoratori presso l'ufficio di Castelfranco Veneto il 29 gennaio, non perchè abbiamo capacità di vegenti ma conosciamo bene in nostri polli.
La cigl è stata la prima a mercanteggiare seguita a ruota dalle altre OO.SS. concertative e dei grandi proclami fatti davanti ai lavoratori è rimasto solo un ricordo soffuso, così come accaduto anche per la chiusura del team delocalizzato di Venezia 1 e conseguente mobilità coatta.
Come già annunciato per USB continua la mobilitazione e la difesa dei diritti dei lavoratori.