Veneto - Entrate, si continua a rompere per ricostruire?

Venezia -

Nella riunione del 20 gennaio 2015 in Direzione Regionale  il responsabile Ufficio Risorse della DRE  ha ricordato che la finanziaria prevede che gli uffici pubblici devono predisporre, entro il 30 giugno di quest’anno, un piano di riduzione delle spese pari al 50% degli attuali affitti e partendo dall’assunto che lo spazio fisico pro-capite non potrà eccedere i 18–20 mq  lordi e comprensivo di archivi. Le amministrazioni che non riusciranno a fare questo, dovranno risparmiare identiche somme dal bilancio.

 

Questa ristrutturazione, definita epocale, cadrà come un macigno sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini che perderanno ulteriori servizi sul territorio.

 

L’ex direttore regionale del territorio, ora dirigente aggiunto, in barba ai risparmi tanto ricercati, ha ricordato che  incombe anche una nuova riorganizzazione delle strutture periferiche  dell’Agenzia delle Entrate perché entro quest’anno tutti gli uffici provinciali del territorio (ex uff. catastali, della Conservatoria e dei Servizi Tecnici) chiuderanno, e quindi si rimescola nuovamente tutto, probabilmente i nuovi front office svolgeranno sia i servizi fiscali che ipo-catastali ma anche nel loro complesso le Direzioni Provinciali potrebbero subire delle sostanziali ristrutturazioni.

 

Ciò si dovrà realizzare entro il 31 dicembre 2015, ma in realtà non aspetteranno questa data.  Si prevedono tempi molto brevi, ci hanno riferito infatti che la Orlandi (Direttore dell’Agenzia delle Entrate) è decisa a fare presto.

 

L’unico vincolo agli spostamenti che faranno dipendono dalla riorganizzazione degli spazi relativi agli archivi dei Catasti e delle Conservatorie che sono molto importanti e molto voluminosi.

 

Un elenco veloce e non esaustivo:

La Dp di Treviso si sposta in Caserma Salsa

Conegliano resta lì fino al 2021

Montebelluna si riduce di 200 mq

Portogruaro recede dal contratto il 31/12/2015 ma stanno ancora cercando un’altra sede

Il territorio lascia San Polo e si sposta in Campo S. Angelo inizio 2016. Si liberano gli archivi della conservatoria di Venezia  e si spostano lì alcuni uffici del territorio.

Il personale della Conservatoria di Verona viene spostato presso l’attuale sede del Catasto (mentre tutta la documentazione verrà accentrata presso il compendio di Marghera-Venezia dove ha sede anche la Direzione Regionale).

L’U.T. di Verona 2 è destinato a trasferirsi presso altro immobile di proprietà di Poste Italiane e in condivisione con essa. Tale ipotesi contempla anche la possibilità allo studio di accorparvi anche tutto l’Ufficio Provinciale dell’ex Territorio e con la prospettiva finale di destinare presso una ex caserma, entro 2-3 anni o anche molto meno se la preannunciata riorganizzazione delle strutture periferiche dell’Agenzia lo richiedesse,  tutto ciò che per quel tempo sarà previsto come uffici periferici dell’Agenzia delle Entrate.

 

Quando si è chiesto se si riuniranno anche i front office di Verona 1 e Verona 2 data la distanza sempre più ravvicinata che ormai li separa e la necessità di “ricompattamenti” del personale per fronteggiare i buchi in organico causati dal blocco di fatto del turn over che opera negli uffici territoriali l’amministrazione ha risposto dicendo che questa riunificazione non è in previsione, ma che in ogni caso si aspetta la ristrutturazione complessiva  dei front office (altra rivoluzione preannunciata)  e che comunque, in linea di principio, sono contrari alla creazione di uffici mastodontici difficili da gestire (in realtà, crediamo, non vogliono perdere posti utili per sistemare capi e capetti). E questo vale anche per Vicenza.

 

Due dei quattro front office che hanno lasciato in piedi dopo la chiusura dei territoriali di riferimento non sono “performanti” quindi è probabile che chiuderanno. In ogni caso, il destino di questi uffici, Thiene compreso,  dipende da cosa decidono i direttori provinciali di competenza.  Ovviamente di utilizzare telelavoro per equilibrare i carichi di lavoro invece di continuare a chiudere sedi non viene neppure preso in considerazione.

 

La conservatoria di Schio si sposta a Vicenza, in uffici liberati dal Territorio che ha ridotto gli archivi. I lavoratori potranno scegliere se seguire il loro ufficio o passare all’Agenzia delle Entrate, ufficio territoriale di Valdagno.

 

Durante l’incontro, abbiamo richiesto con forza e più volte l’avvio di una mobilità volontaria a livello regionale,  visto che l’ultima risale ormai al 2009,  anno fatidico in cui il tempo si è  fermato sia per gli stipendi che per i diritti dei lavoratori.  La risposta è stata ambigua, con una generica disponibilità iniziale, subito dopo però superata dallo scetticismo sulla effettiva esistenza di colleghi che abbiano questo tipo di necessità.

 

Pensiamo che ogni commento a tutto ciò sia veramente superfluo.

 

Le votazioni RSU serviranno anche a sostenere i sindacati che da sempre accompagnano l’amministrazione in queste assurde inutili e costose operazioni che scaricano costi su lavoratori e collettività diminuendo l’efficacia e l’efficienza del servizio pubblico oppure scegliere di sostenere USB che da sempre si oppone a tutto questo.