Veneto - Entrate, ufficio Territoriale di Cittadella, quando la burocrazia supera il buonsenso
Poteva essere solo l’avvio dello “stato di agitazione”, la risposta che il personale dell’Ufficio Territoriale di Cittadella esprimeva a seguito della indisponibilità manifestata dalla Direzione Regionale Veneto a trovare soluzioni adeguate alle problematiche che i funzionari di quella sede subiranno alla luce delle nuove disposizioni. L’Ufficio Territoriale di Cittadella infatti verrà temporaneamente spostato presso la sede dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di Padova con decorrenza 5 settembre p.v..
Queste le conclusioni lapidarie di un’informativa tardiva ed intempestiva arrivata solo il 22 agosto, a giochi ormai conclusi, rispetto ad un problema, quello dell’immobile di Cittadella, di cui si discute da mesi e che si riferisce ad un contratto scaduto ormai da 10 anni e che le parti sindacali hanno seguito con attenzione cercando di avanzare proposte costruttive, per ridurre al minimo il disagio dei colleghi e delle colleghe coinvolti nella vicenda.
USB ha partecipato all’assemblea del personale indetta dalla RSU che si è tenuta ieri per informare i colleghi dell’Ufficio Territoriale dell’esito finale della lunga vicenda che ha avuto per oggetto lo stabile dell’Ufficio Territoriale di Cittadella, risultato da tempo inidoneo al permanere del personale. Le condizioni iniziali della trattativa con la proprietà, che facevano ben sperare rispetto ad una permanenza dell’Ufficio Territoriale di Cittadella nell’attuale sede, sono venute meno nelle ultime settimane e i tentativi per trovare un altro immobile nel medesimo comune non hanno dato alcun esito.
Ma è stato fatto davvero tutto? Non si poteva forse provare a cercare un immobile nei comuni limitrofi a Cittadella anziché limitare la ricerca al solo comune, prendendo in considerazione un raggio di azione più esteso prima di arrivare alla soluzione imposta, venendo così incontro non solo ai dipendenti che in quella sede lavorano, ma anche all’utenza che gravita su quel territorio?
A problematiche complesse non è possibile rispondere attraverso soluzioni preconfezionate, rinvenute tra le pieghe burocratiche dell’Amministrazione, tra le disposizioni e le direttive ufficiali, perché il risultato difficilmente sarà una soluzione di buon senso, utile per tutti.
Nel corso dell’informativa data dalla Direzione Regionale, insieme alle altre parti sindacali, l’USB ha proposto diverse soluzioni che, data la straordinarietà della situazione, come tali venivano indicate. In particolare l’utilizzo di lavoro da remoto in un numero di giornate superiori a quelle convenzionalmente autorizzate, la possibilità di lavorare in coworking presso una sede più vicina (esempio Ufficio Territoriale di Bassano che dista 15 km e non 35 da Cittadella), tutte soluzioni che avrebbero garantito l’erogazione del servizio all’utenza, limitando gli spostamenti al solo personale chiamato a garantire l’apertura degli sportelli (2 persone al giorno a rotazione tra il personale della sede di Cittadella), evitando il disagio a tutti gli altri colleghi, ossia a chi svolge l’attività in back office, di doversi recare presso l’Ufficio di Padova, dedicandosi ad attività lavorative che possono essere effettuate da casa o da un ufficio più vicino. Ogni proposta è stata respinta dall’Amministrazione, adducendo che tutte le soluzioni avanzate esulavano dalle possibilità ordinariamente percorribili.
Di fronte alla preclusione di considerare soluzioni alternative rispetto a quanto ormai deciso, il personale, riunito in assemblea il giorno 24 agosto, rappresentando le enormi difficoltà in cui si troverà (distanza, tempi di percorrenza, inconciliabilità dei trasferimenti con esigenze familiari per la gran parte legate all’accudimento di figli minori in età scolare, costi, breve preavviso per poter far fronte alla propria organizzazione personale e familiare solo per citarne alcune), ha votato all’unanimità la proposta di indire lo stato di agitazione.
Un comportamento irriconoscente, quello dell’Amministrazione, che risulta assolutamente incomprensibile al personale coinvolto, che per molti anni si è adattato in una sede inidonea, priva di sistema adeguato di riscaldamento e totalmente priva di quello di condizionamento, affrontando, data l’esiguità del personale rimasto in sede, carichi di lavoro sempre più gravosi, che hanno comportato frequentemente lo sforamento dell’orario di lavoro, spesso senza che venisse autorizzato e pagato lo straordinario.
USB rimarrà al fianco dei colleghi e delle colleghe di Cittadella in questa difficile vicenda, che per altro attendono ancora venga loro comunicata ufficialmente.
Che stato di agitazione sia!
USB PI Agenzie Fiscali Veneto