Veneto – Entrate. USB incontra il personale dell’UT di Conegliano - Vittorio Veneto e dell’UPT di Treviso. Spending review = spendi di più
Il giorno 7 dicembre scorso USB ha indetto due assemblee per tutto il personale della Direzione Provinciale di Treviso finalizzate principalmente all’ascolto di colleghe e colleghi coinvolti dagli spostamenti di sede dell’UT da Conegliano a Vittorio Veneto e dell’imminente trasferimento della sede dell’UPT di Treviso, per conoscere i disagi ancora in essere per i primi e quelli in divenire per i secondi.
Il primo incontro si è tenuto all’inizio della mattinata presso l’Ufficio Territoriale Conegliano-Vittorio Veneto, nei locali della “nuova” sede che un tempo è stata una scuola elementare, adattati a sede dell’Agenzia delle Entrate operativa dal 20 ottobre scorso. E’ stato subito evidente che gli spazi progettati per ospitare le attività di una scuola, pensati per attività didattiche, aree gioco, attività collettive, mal si declinano con le attività amministrative di un ufficio come quello dell’Agenzia delle Entrate, in cui va tutelata la privacy, dove è difficile mantenere la concentrazione sul proprio lavoro quando in un’aula si divide il proprio spazio di lavoro con altri tre colleghi, dove si sta seduti tutto il giorno ad una scrivania in stanze troppo alte per garantire un microclima confortevole. Gli spazi dove un tempo i bambini consumavano il gioco, attività didattiche collettive e il tempo della ricreazione, ospitano oggi il front office, una sala per riunioni, e larghi corridoi di accesso alle aule-uffici.
Il numero di postazioni ricavate, bastano solo per il personale attualmente in servizio e non sono sufficienti per personale che si spera arrivi al più presto ad integrare i tanti pensionamenti/spostamenti che l’UT ha subito negli ultimi anni.
Tanti ancora i problemi da risolvere, primo tra tutti quello del riscaldamento. L’Agenzia ha stabilito di collocare le postazioni del personale sul lato nord dell’immobile, più freddo e umido, mentre ha predisposto gli spazi destinati ad archivio nelle aule esposte a sud, più luminose e calde d’inverno. La vecchia caldaia della scuola non risulta sufficiente a garantire una temperatura confortevole, data l’allocazione delle postazioni sul lato nord dell’edificio e l’enorme dispersione di calore dovuto alle ampie superfici vetrate e agli spazi a doppia altezza delle parti comuni.
E’ emerso che l’amministrazione non ha consultato neppure informalmente il personale per trovare soluzioni condivise per la nuova sistemazione, con il risultato che le colleghe e colleghi, oltre a non sentirsi parte coinvolta nelle operazioni di trasferimento, oggi subiscono il risultato di scelte sbagliate o situazioni che potevano trovare soluzioni differenti. D’altra parte nella recente informativa data dal dirigente in ordine alle tempistiche di trasferimento del personale dell’ex catasto nella nuova sede, sono state utilizzate espressioni come “il personale verrà movimentato”, frase che da sola riassume emblematicamente la poca attenzione e lo scarso rispetto rivolto alle persone, assimilabile a “merce”.
Ma siamo proprio sicuri che tutta questa operazione di razionalizzazione degli spazi e delle risorse sia veramente tale? O forse ci troviamo di fronte ad una di quelle operazioni dove nell’intento di ridurre e limitare i costi in nome di una spending review, ci ritroviamo invece in un’operazione dove l’amministrazione a conti fatti “spende di più”? Pare che la locazione ora corrisposta al Comune di Vittorio Veneto per l’affitto dei locali “scolastici” sia estremamente elevato, costo a cui vanno aggiunte le spese di trasloco e quelle di gestione di una struttura che presenta diverse inefficienze. Mancano ancora il servoscala per garantire l’accessibilità al piano superiore; i pavimenti delle stanze, con l’utilizzo delle ergonomiche sedie dotate di rotelle, si stanno già scrostando; nei bagni manca l’acqua calda e la caldaia necessita di un potenziamento se non addirittura di una sua completa sostituzione. Per non parlare del fatto che questa sede si trova completamente isolata rispetto agli altri enti pubblici mentre la vecchia sede di Conegliano era collocata vicino all’Agenzia di Riscossione e alla Polizia locale, quest’ultima utile anche in casi di aggressione verbale da parte dell’utenza. Non sarebbe bastato provare a rinegoziare il vecchio contratto provando a spuntare un canone più contenuto, risparmiare tutti i costi del trasloco e tanto disagio al personale che ha dovuto riorganizzare la propria vita personale e familiare in corso d’anno?
In tutto questo naturalmente l’attività non ha avuto soluzione di continuità. I numeri sono numeri e alla fine dell’anno devono tornare, altro che disagi per il trasloco! Nessun abbuono per il tempo perso a inscatolare e disimballare la propria roba, nessuno sconto per il fatto che molti faldoni, con partiche di utilizzo corrente, giacciono ancora accatastati uno sull’altro, in enormi contenitori lungo i corridoi in attesa di essere sistemati in archivio.
L’aver “fatto esperienza con il trasloco dell’ufficio da Conegliano a Vittorio Veneto”, come ha riportato il dirigente all’incontro richiesto da USB per l’imminente trasferimento dell’UPT di Treviso, non ci rassicura affatto, visti i risultati del primo.
L’assemblea che si è svolta nella seconda parte della mattinata presso l’UPT di Treviso in via Piave 19, ha visto pochi partecipanti in presenza, perché il personale era indaffarato a inscatolare il proprio materiale nelle stanze che tra pochi giorni lascerà. Anche in questa occasione poche direttive di coordinamento impartite al personale da parte della dirigenza, tanti “sentito dire”, atteggiamento che mina certamente quel senso di appartenenza che l’amministrazione tiene tanto costituisca patrimonio del personale, come dichiarato della Carta dei Valori dell’Agenzia.
USB vigilerà anche su questo secondo trasloco che coinvolge parte del personale della DP di Treviso, mettendo al centro dell’attenzione prima di tutto le persone!
USB Agenzie Fiscali Veneto