Sicilia – Entrate, Fondo Risorse decentrate DR Sicilia: le ragioni del NO della USB

Palermo -

Partendo dalla premessa che nel corso degli anni le trattative sul fondo sono sempre più caratterizzate da una stringenza dei tempi che non consente né di vagliare con tempi ragionevoli prospetti e proposte né di sentire il personale, riteniamo che quando si parla di soldi non si possa dimenticare che si parla di diritti.

E il diritto all’oggettività dei criteri e alla democrazia economica non sono cose da prendere sottogamba.

Si è svolto lo scorso 8 gennaio l’incontro sindacale sul Fondo Risorse decentrate per la DR Sicilia.

Un incontro al quale, di concerto con le altre Organizzazioni Sindacali con le quali da quasi due mesi è stata decisa l’interruzione delle relazioni sindacali con la DR Sicilia, abbiamo partecipato unicamente come atto dovuto per senso di responsabilità finalizzato all’erogazione del salario accessorio alle colleghe e ai colleghi. Un atto di responsabilità per niente ricambiato.

Un incontro, partito in salita, visto che la DR ha fatto valere da subito la clausola contenuta nell’accordo firmato lo scorso anno per il fondo 2020, ove era prevista un vincolo nell’utilizzo degli stessi criteri anche per l’anno 2021.

Clausola, che per noi della USB già lo scorso anno era irricevibile e fortemente restrittiva delle prerogative sindacali (basti pensare che le RSU elette negli anni non sono le stesse!) ma che, invece, quest’anno è stata messa in discussione dalla maggior parte del tavolo e non solo dalla USB, che sul tema fu facile profeta di quello che poi sarebbe accaduto. Una clausola che a parole la DR ha fatto finta di superare ma che in realtà è stata mantenuta, visto che l’impianto dell’”accordo” proposto è rimasto sostanzialmente invariato e che nello stesso accordo si può leggere che “le parti convengono di modificare il precedente accordo locale relativo al 2020 (...) in ragione dell’incremento dell’importo”. Ma quando mai in un accordo si deve dare conto della variazione dei criteri scelti l’anno prima: ogni trattativa è autonoma!

Questo sul metodo: andiamo al merito. In tutti i sensi. Il punto emblematico su cui si è consumato sia lo strappo con ben 2 sigle sindacali oltre la USB (che già lo scorso anno in perfetta solitudine si era opposta non firmando l’accordo che prevedeva tale criterio) che il prendere o lasciare con la RSU, è stato quello dei meritevoli, ovvero la premiazione a 15 persone scelte unilateralmente dall’Amministrazione e a cui verrà erogato un compenso quantificabile in mezzo stipendio (€. 800,00).

Il meccanismo della valutazione assegna già troppo potere al datore di lavoro e ai suoi collaboratori. Tutte e tutti partecipano, in base alle proprie capacità, competenze e assegnazioni agli obiettivi generali dell’Ufficio che ricordiamo non possono essere solo di tipo quantitativo. Ci opponiamo e ci opporemo sempre, in DR come nelle altre DP della Sicilia, all’idea di un Fondo utilizzato dall’Amministrazione come leva per creare corsie differenziate tra i lavoratori e il valore della non ingerenza dei vertici sulla scelta dei soldi dei lavoratori, per noi è supremo. 

A questa blindatura sui meritevoli scelti dai capi e sui progetti da premiare (che riguardano lo stesso Ufficio dello scorso anno in barba a ogni principio di rotazione) si aggiunge poi la chiusura totale a qualunque proposta alternativa di democrazia economica o di ulteriore progetto da premiare proposto dalla stessa RSU.

In particolare, durante la trattativa USB aveva proposta sia di valorizzare il ruolo delle II Aree (che spesso svolgono mansioni superiori e dunque assumono responsabilità non adeguatamente riconosciute ) che di utilizzare la c.d. piramide rovesciata, ovvero dare più a chi ha avuto meno: la riparametrazione delle ore di presenza con un moltiplicatore pari a 1,5 per il personale il cui coefficiente di valutazione della produttività individuale è inferiore a 1,6 e con un moltiplicatore pari a 1,0 per tutti gli altri.

Tali proposte non sono state minimamente prese in considerazione dalla Direzione, che come al solito è salita sulla cattedra e ha fatto la lezioncina di diritto senza approfondire in alcun modo la perfetta legittimità di tale proposta, che in altre Regioni del Nord sono ormai una prassi consolidata.

Ancora una volta la Direzione Regionale non ha voluto sentire ragioni e ha tirato dritto per la sua strada con ciò confermando le sacrosante motivazioni che hanno portato alla rottura delle relazioni sindacali.

In allegato la nota USB di mancata sottoscrizione accordo DR Sicilia FRD 2021

USB PI Agenzie Fiscali Sicilia