AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI: RIUNIONE DEL 25 LUGLIO
L’Agenzia ci ha illustrato il Piano strategico per il triennio 2016/2018. Un Piano che ricalca quelli degli anni precedenti, ma che quest’anno è quanto mai difficile valutare slegandolo dal contesto di incertezza che stiamo vivendo, sia sulla quota incentivante destinata al personale a fronte del raggiungimento degli obiettivi che il Piano si propone che, più in generale, sul futuro delle Agenzie Fiscali.
La bozza di Convenzione che ci è pervenuta dal MEF in vista della riunione del 2 agosto, non quantifica la quota incentivante, esclude le Agenzie fiscali dall’applicazione del decreto sul “comma 165” e rimanda ad una somma integrativa “eventuale-variabile” (cit.), disposta con il provvedimento in corso di gestione ai sensi dell’art. 1 del d. lgs 175/2015.
Per chi, come noi, da tempo chiede una modifica del sistema incentivante, per avere certezza e stabilità nei tempi e negli importi di questa parte fondamentale del nostro salario, non può certo essere accettato che l’incertezza legata alla firma del decreto si sposti sull’emanazione di un provvedimento e addirittura si estenda anche alla quota che prima era stabilita dalla Convenzione. Se poi si considera che dal 2015 cambiano i metodi di costituzione dei Fondi e che preoccupanti circolari della Ragioneria dello Stato mirano a far diventare strutturali i pesanti tagli del Fondo 2014, ad incertezza si somma altra incertezza e l’effetto sul nostro salario accessorio potrebbe essere devastante.
Naturalmente solleveremo queste questioni il 2 agosto al Mef sul tavolo delle Convenzioni, ma già ieri abbiamo posto il problema all’Agenzia, che è una delle parti che stipula la Convenzione e che non può certo limitarsi a fissare obiettivi e strategie senza preoccuparsi del salario di chi con il proprio lavoro raggiungerà quegli obiettivi e realizzerà quelle strategie.
Per quanto riguarda gli altri argomenti all’ordine del giorno, l’Agenzia ha ribadito la volontà di portare a compimento entro l’anno lo scorrimento dei ca. 190 idonei alla terza Area (inserito anche nel piano triennale del personale) e l’armonizzazione del personale fra le due Aree, monopoli e dogane, con le modalità che ci erano state già comunicate nella riunione dell’ 8 luglio (vedi news).
Sono stati inoltre firmati gli accordi sui criteri per le progressioni economiche 2015 sia per le Dogane (ca. 2.500 esclusi dalla seconda tornata) che per i Monopoli (circa 850 nuove progressioni).
Per quest’ultimi non si trattava di completare la seconda tornata di progressioni dopo il blocco imposto dalle norme dal 2011 al 2014, ma di avviarne una nuova. Era quindi importante mettere tutti nella condizioni di giocarsi le proprie possibilità, senza rendite di posizione. Poiché in questo caso piccole differenze di punteggio possono essere decisive nell’attribuzione o meno della progressione, avevamo chiesto che le commissioni di controllo giochi venissero esplicitamente escluse dall’attribuzione di punteggi aggiuntivi previsti per incarichi particolari (partecipazione a commissioni, team, comitati etc...) per la peculiarità che aveva in passato il metodo di retribuzione di queste attività (si sta parlando di titoli che dovevano essere posseduti al 31 dicembre 2014), per il numero elevato di queste commissioni che mal si concilia con attività “particolari” e, soprattutto, perché si svolgono solo in alcune città e non in tutto il territorio nazionale. Non ci sono però state modifiche al riguardo e abbiamo deciso di non firmare l’accordo per i Monopoli.
E’ stato infine convenuto di definire entro settembre numeri e criteri per ulteriori nuove progressioni con decorrenza 2016.