Agenzia delle Dogane - Vuoto a perdere
Dopo tre anni giunge la firma del primo Contratto Integrativo per le Dogane. Tanta attesa, per scoprire di dover aspettare ancora... 90 giorni.
Dopo tre anni, il 26 giugno è stato firmato il Contratto Integrativo dell’Agenzia delle Dogane. L’unica giustificazione a tanta attesa poteva essere quella di introdurre importanti innovazioni per i Lavoratori e di fornire risposte a tutte le questioni che il CCNL aveva lasciato aperte, demandandole alla contrattazione integrativa. Invece, è stato firmato un contratto vuoto, che non dà risposte, non introduce innovazioni e in qualche caso è peggiorativo del CCNL.
- Viene confermata l’indennità di obiettivo istituzionale nella misura dei 2.200 euro previsti due anni fa, cioè meno dell’attuale importo, e la si lega indissolubilmente alle sorti dell’art. 3, comma 165, della legge 24 dicembre 2003, n. 350. C’era a nostro avviso l’esigenza opposta, ovvero quella di affermare che i Lavoratori avevano diritto a percepire tale indennità, proprio perché fissa e ricorrente, a prescindere dall’iter del decreto di assegnazione del comma 165 e dalle sue sorti. Solo in tal modo tale indennità sarebbe stata al sicuro da eventuali futuri tagli a tali risorse, che avrebbero potuto colpire altre indennità e non questa, percepita da tutti.
- Per quanto riguarda il budget d’ufficio, vengono confermati i tradizionali istituti che si dovranno finanziare, rendendo alquanto limitate le possibilità che almeno le trattative locali diano un segnale di discontinuità con le vecchie logiche di retribuzione di questa parte di salario accessorio, introducendo quelle novità che il contratto integrativo non ha saputo individuare.
- L’articolo sulle posizioni organizzative rimanda a un successivo confronto “…da tenersi entro 90 giorni” , limitandosi a ripetere quello che il CCNL prevedeva al riguardo. Mentre gli incarichi di responsabilità riprendono gli accordo sottoscritti precedentemente, con l’unica novità che dovranno rientrare nel budget per l’ordinamento professionale. Con soldi che potrebbero essere destinati alle progressioni economiche si pagheranno le indennità!?
- “…entro 90 giorni” le parti si impegnano a verificare se esistono le condizioni per bandire una procedura selettiva di passaggio fra le aree. Mentre, da subito, si peggiorano le condizioni poste dal CCNL per gli sviluppi economici all’interno delle Aree, prevedendo che per acquisire una fascia bisognerà sostenere un esame che assegnerà fino a 25 dei 75 punti massimi, mentre il CCNL limitava tale ipotesi al solo caso ci fosse una parità di punteggio. In tal modo si istituzionalizza, di fatto, la fallimentare esperienza dei vecchi corsi di riqualificazione. Evidentemente le OO.SS. che hanno condiviso questa e quella scelta hanno un giudizio diverso di procedure che, bandite nel 2001, ancora devono vedere la fine.
- Sempre “…entro 90 giorni” verrà tenuto un apposito confronto per l’individuazione dei nuovi profili e delle relative mansioni.
- Invece, "…entro 30 giorni” sarà emanato l’elenco dei nuovi beneficiari dell’indennità di confine.
Ma cosa vuol dire? Abbiamo capito bene? Si può modificare una disposizione previdenziale con un contratto integrativo? L’Agenzia ha fatto i passaggi ufficiali per verificarne la reale fattibilità? E quali sono i destinatari dell’indennità di confine? Solo aeroporti e porti o tutte le dogane operative?
Le uniche certezze di questo contratto integrativo è che si scambiano, pronti contro termine, alcune delle conquiste ottenute con il CCNL Agenzie Fiscali. Il rimandare a 90 giorni quasi tutto il contratto, renderà difficile anche il promesso avvio della fase di consultazione con i Lavoratori da parte delle OO.SS. firmatarie, a meno che non si voglia fare la consultazione sulle promesse...