Agenzia Dogane - Non ce n'è per nessuno
Altro che mille posti da destinare ai passaggi fra le Aree, altro che riserva del 50% delle vacanze di organico della Terza Area destinata agli interni! L’accordo firmato a gennaio è carta straccia. L’agenzia ha proceduto ieri, dopo una concertazione che si è aperta e si è chiusa nel giro di mezz’ora, alla rideterminazione della pianta organica: 11.040 il numero totale, 5.720 i posti della Terza area, 4.596 i presenti, 1.124 la carenza.
Tolti i posti da riservare ai cfl e quelli per la procedura del 2001, rimangono attualmente circa 350 posti disponibili. Se consideriamo però che il piano triennale di assunzioni dall’esterno è già approvato e le risorse già stanziate mentre di bandi interni non ce n’è traccia c’è il rischio concreto che non rimangano neppure questi, in ogni caso assolutamente insufficienti ad esaudire l’esigenza di riqualificazione del personale doganale attesa ormai dagli anni ’80.
Ricordiamo che l’attuale quadro normativo rende necessaria una differenza fra teorico e reale per ottenere dalla Funzione Pubblica l’autorizzazione ad assumere o a bandire concorsi interni e che dal 2005 questa è la terza riduzione di organico che l’Agenzia ha effettuato, o perché imposta per legge o per scelta gestionale interna. Ora il gap si è talmente assottigliato che, in un prossimo futuro, un ulteriore provvedimento legislativo volto a ridurre gli organici della P.A. sarà sufficiente ad arrivare ad un blocco di qualsiasi dinamica interna del personale. A quel punto si dovrà aspettare che i tagli da teorici si trasformino in reali.
NOI NON CI STIAMO. Lotteremo contro questo taglio, che non condividiamo né nel merito né nel metodo. Consideriamo infatti scandaloso anche come ci si è arrivati. L’escamotage della mancata concertazione ha consentito all’Agenzia di portare a compimento l’operazione e ai sindacati di non mettere una firma imbarazzante, ma in realtà non c’è stata alcuna opposizione reale. CGIL e CISL, in particolare, hanno consentito che all’operazione si desse una copertura di rispetto delle regole svolgendo il ruolo di chi ha chiesto formalmente l’apertura della concertazione, con il complice silenzio del SALFI. Altro che sciopero, altro che vertenza Fisco, altro che dichiarazioni di fuoco di indisponibilità a trattare qualsiasi ipotesi di taglio degli organici. È senz’altro vero che se la concertazione non si chiude positivamente nel termine massimo di trenta giorni l’Agenzia può procedere in mancanza di accordo con i sindacati, ma aprirla e chiuderla in mezz’ora è un’inaccetabile forzatura delle regole.
I Lavoratori dovranno dimostrare che sono capaci anche loro di forzare le regole del gioco. Questi giochi politici-contabili se li possono permettere solo confidando nella collaborazione dei dipendenti disposti da sempre ad effettuare mansioni che non spetterebbero. Se ognuno svolgesse esclusivamente i compiti per cui viene retribuito la riqualificazione del personale non sarebbe solo un problema per i Lavoratori ma lo diventerebbe anche per l’Agenzia.
Invitiamo pertanto tutti i colleghi a riunirsi in assemblee, anche spontanee, per mettere in campo da subito le iniziative opportune nei posti di lavoro per esprimere ad Agenzia ed OO.SS. il dissenso verso questo ennesimo taglio delle dotazioni organiche che avrà, secondo noi, definitive ripercussioni negative sulle aspettative di riconoscimento di carriera dei Lavoratori doganali.
Da subito, perché il verbale di mancata concertazione, che dovrà contenere le posizioni delle parti, è ancora in via di definizione e non è quindi ancora ufficialmente firmato. Tutti, per non commettere lo sbaglio di pensare che è un problema solo della Seconda area.
Da parte nostra vi comunicheremo al più presto le iniziative concordate con i nostri delegati e immediatamente elaboreremo un testo che verrà spedito in posta elettronica per essere utilizzato, da chi vorrà, per giocarci quella che sta diventando... L’ULTIMA CHANCE.
Questo è il testo della richiesta che i lavoratori possono far pervenire all'Agenzia delle Dogane per ottenere la sospensione del verbale di concertazione (in via di sottoscrizione) con cui si procederà al taglio delle dotazioni organiche.
Agenzia delle Dogane - Ufficio di__________________
Non ci stiamo
Il personale dell’ufficio riunitosi in assemblea in data odierna manifesta lapiù assoluta contrarietà all’ipotesi di riduzione delle dotazioni organiche, chemortifica la professionalità e riduce drasticamente la possibilità di carrierainterna (passaggi nelle e tra le aree).
Il personale tutto stigmatizza la scelta dell’Agenzia di partire nell’applicazione dell’art. 74 L.133/2008 dal personale livellato piuttosto che dalla Dirigenza. Il personale denuncia il cambiamento di rotta deciso dall’Agenzia di non rispettare la sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito il principio della riserva del 50% delle vacanze di organico al personale interno.
Il personale rivendica con forza il proprio contributo alle missioni istituzionali dell’Agenzia, la propria professionalità, la funzione lavorativarivestita in questi anni nonostante i rischi personali in assoluta mancanza di tutela.
Per questi motivi all’Agenzia
CHIEDE
- La sospensione immediata del verbale di concertazione in via di definizione
- di non essere la prima amministrazione pubblica ad applicare pedissequamente le nuove norme stabilite dalla legge 133/2008, ma di essere la prima amministrazione a sottolineare la professionalità e la responsabilità dei compiti istituzionali che essi svolgono.
CHIEDE INOLTRE A TUTTE LE OO.SS. CHE SIANO LE PRIME A RISPETTARE LE MOBILITAZIONI CHE LORO STESSE CHIEDONO AL PERSONALE E CHE SI FACCIANO CARICO DI BLOCCARE CON OGNI MEZZO LO SCANDALOSO ATTACCO AI LAVORATORI DELLE DOGANE.