Agenzia Dogane: RITMI LENTI
TRE MOTIVI PER NON METTERE PIU’ A DISPOSIZIONE IL PROPRIO MEZZO.
1. In Calabria e in Lombardia hanno emanato delle direttive in base alle quali nel caso in cui la missione venga svolta da più persone dovrà essere autorizzato un solo mezzo di trasporto. A parte il fatto che l’autorizzazione è per sua natura un atto che deve essere preceduto da una qualsiasi forma di istanza e nel nostro caso l’istanza riguarda l’utilizzo del mezzo proprio, quindi l’eventuale successiva autorizzazione non può che riguardare quel mezzo e non già quello di un collega, a meno che non sia espressamente previsto nella richiesta, ciò comporterà che i funzionari si dovranno incontrare in ufficio oppure uno dovrà raggiungere la dimora degli altri dimostrando di non tenere in alcun conto il tempo dei lavoratori (il tempo di viaggio non è pagato, viene calcolato solo ai fini della missione), quando per decenni la disponibilità dei dipendenti ha sopperito alla mancanza di auto di servizio consentendo all’ Amministrazione finanziaria di svolgere i propri compiti.
2. Abbiamo ricevuto delle segnalazioni da alcuni colleghi che, in servizio, hanno incidentato la propria auto e non si spiegavano come mai l’assicurazione avesse coperto solo una parte del danno, di molto inferiore alle spese da loro sostenute, così, andando a leggere il contratto di assicurazione, abbiamo scoperto che:
Art. 3 – Determinazione dell’ammontare dei danni. L’ammontare del danno è dato dalla differenza fra il valore del mezzo o delle sue parti al momento del sinistro ed il valore che eventualmente resta del mezzo stesso o delle sue parti interessate dopo il sinistro……………….
Il valore delle parti al momento del sinistro. Così, se la macchina è appena uscita dal concessionario i pezzi varranno per intero, se abbiamo una macchina vecchia ce li pagano per usati, proporzionalmente a quanto si è svalutata la macchina intera!
3. Il rinnovo del biennio economico, nonostante i 24 mesi di ritardo, prosegue (?) ancora a rilento, il contratto integrativo pure……..in generale ogni volta che si tratta di ricevere salario i tempi si allungano mentre quando si tratta del nostro lavoro ci chiedono di rispettare tempi sempre più stringenti.
E SE ANDASSIMO PURE NOI A RITMI LENTI?
Daremmo un segnale di quanto siamo esasperati da una politica dei redditi che da più di dieci anni ci costringe a scioperi e agitazioni per ottenere un adeguamento all’inflazione programmata da LORO, che, tenendoci sotto costante ricatto salariale, tenta di soffocare le rivendicazioni dei nostri diritti, dei nostri bisogni e delle nostre aspirazioni.
Daremmo un segnale forte a quei Direttori Regionali che pensano che tutto gli è dovuto, e all’Agenzia che non molto tempo fa presentò alle organizzazioni sindacali un “piano” di ammodernamento che prevedeva l’acquisto di 500 autovetture e ora lascia fare i Direttori Regionali.
Gli 80 milioni del Decreto per la competitività sono arrivati , le macchine no...
PERTANTO, NELL’AMBITO DELLO STATO DI AGITAZIONE INDETTO DA TUTTE LE SIGLE SINDACALI……….. INVITIAMO I LAVORATORI DELLE AGENZIE FISCALI AD ASTENERSI DALL’USO DEL MEZZO PROPRIO PER ATTIVITA’ ESTERNE.