Agenzia Entrate - Ancora silenzio sui CAM

Roma -

Sono passate inutilmente tre settimane dalla richiesta di RdB di aprire un tavolo nazionale sulla questione dei CAM. Non comprendiamo se questo ritardo debba essere imputato a una complessiva sottovalutazione del problema o se dipenda invece dall'incapacità di individuare soluzioni valide.

 

Non vogliamo invece pensare che sia il coraggio a mancare ai nostri manager, anche perché uno dei compiti per i quali la collettività li paga è proprio risolvere i problemi professionali delle migliaia di lavoratori che subiscono le loro scelte organizzative. Né possiamo dedurre che tre settimane senza uno straccio di risposta dipendano dalla mancanza di tempo, perché ciò lascerebbe supporre che sui CAM ci siano questioni più importanti da risolvere, che noi però non conosciamo.

 

Ad aggravare un quadro già compromesso ci ha pensato la procedura d'interpello varata dall'Agenzia delle Entrate per la selezione di funzionari da assegnare alla Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti (la "casa madre" di tutti i CAM). Ebbene, solo i team leader sono stati ritenuti degni di partecipare all'interpello, mentre per tutti gli altri lavoratori è arrivata l'ennesima prova che la loro professionalità non è più ritenuta significativa.

 

Non capiamo se l'amministrazione sia deliberatamente passata dalla Fase 1 (indifferenza) alla Fase 2 (provocazione) di questa escalation organizzativa o se siamo al festival dell'improvvisazione. In entrambi i casi non si arriverà a nulla di buono.

 

Invitiamo intanto i lavoratori dei CAM ad aderire TUTTI allo sciopero generale dei dipendenti pubblici che RdB ha proclamato per il prossimo 3 luglio con 3 ore a fine turno.

 

E invitiamo l'amministrazione ad aprire subito quel tavolo che da troppo tempo è rimasto deserto. Chi ha tempo, non aspetti tempo...