Agenzia Entrate - Costituzione Fondo 2008, la paura di decidere

Niente "sacrifici" per i dirigenti e nessun impegno per i Lavoratori. E Brunetta sta arrivando...

Roma -

La costituzione dei fondi aziendali 2008 segna l'ingresso nell'era del doppio ricatto. Con la fine delle norme speciali che regolavano il finanziamento del salario accessorio, il doppio ricatto consiste nel taglio permanente dei fondi aziendali e nella necessità di utilizzare i risparmi di gestione per coprire i tagli. Il fatto che l'Agenzia delle Entrate abbia ripianato quasi totalmente il buco del 2008 non deve essere motivo di esultanza per i lavoratori. Quelli sono i loro soldi, usciti dalla porta e rientrati dalla finestra per coprire in parte l'ammanco. Ma quei soldi mancheranno da qualche altra parte e verrà il momento in cui i lavoratori se ne accorgeranno. L'amministrazione ci ha messo una toppa, lasciando un buco da qualche altra parte.

 

Ciò detto, e concesso all'amministrazione di aver fatto quello che poteva (o doveva? o voleva?), avevamo chiesto due segnali che non sono arrivati. Il primo: il “sacrificio” della dirigenza, alla quale in corso d'anno erano stati riconosciuti lauti compensi per i risultati di gestione 2007 (importi a 4 cifre e non a 3) che secondo noi avrebbe dovuto ridurre per il 2008 il suo 8,5% di prelievo sul fondo destinato ai lavoratori.

 

Il secondo segnale riguardava l'impegno ad accantonare una cifra non inferiore a 92 milioni di euro per corrispondere una sorta di quattordicesima mensilità con parametro unico a tutti i lavoratori sulla base delle presenze del 2008. Non uno spezzatino di salario, fra acconti e saldi di cui si perdono le tracce, ma un pagamento in unica soluzione da corrispondere entro la fine del 2009 e quel che più conta, non inferiore all'importo 2007.

 

Non è arrivato il primo segnale, e così 10 milioni di euro sono finiti nelle tasche sbagliate, sicuramente già più piene di quelle dei lavoratori. Non è arrivato nemmeno il secondo segnale, e ci si è limitati a indicare in 167 milioni di euro la cifra da destinare alla produttività. Rispetto al 2007 il taglio così non è più di 6 milioni ma di 17, giacché l'anno scorso furono destinati alla contrattazione per la produttività 184 milioni di euro. Il calo ulteriore è dovuto all'accantonamento per retribuire posizioni organizzative e incarichi di responsabilità (la nostra vicedirigenza). Ricapitolando: 10 milioni ai dirigenti, altri 10 ai vice e su ciò che è avanzato nemmeno il coraggio di un impegno.

 

Così quando nei prossimi giorni entreranno in vigore le norme che escludono un lavoratore su quattro dal premio di produttività, a prescindere dalla sua effettiva produttività, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di cominciare ad applicare le nuove regole già per quest'anno, sul salario del 2008. Già è successo con le norme sul comma 165, potrebbe succedere ancora, poiché al peggio non c'è davvero fine. Il pretesto che non si poteva accantonare nulla perché il DM non è ancora stato certificato è appunto un pretesto. Nel 2007 si distribuì un acconto del Comma 165 quando ancora non c'era il decreto! Le cose sono cambiate, ci hanno detto. Sì, in peggio, diciamo noi.

 

Prima della certificazione del DM non ci saranno altri appuntamenti sul Fondo 2008. Per la difesa dei nostri salari invece l'appuntamento è fissato da tempo: il 23 ottobre c'è lo sciopero generale dei lavoratori pubblici per difendere diritti, dignità e salario.