Agenzia Entrate - Costituzione Fondo 2008, una martellata è meglio di tre!

Ora la quattordicesima a parametro unico e la caccia ai 400 milioni che ancora mancano

Roma -

Se una sola martellata al posto di tre può essere considerata una buona notizia, allora oggi l'amministrazione ha dato alle organizzazioni sindacali una buona notizia. Malgrado la conferma dei pesanti tagli al salario aziendale, e la permanente totale incertezza sulla corretta imputazione dei fondi alle annualità 2008 e 2009, sembra possibile arrivare a una costituzione del fondo aziendale con un taglio di “soli” sei milioni di euro.

 

Evidentemente è un periodo buono per i conigli che saltano fuori dai cappelli e non saremo certo noi a fare le pulci ai conti dell'amministrazione, non almeno in questa circostanza. Né cadremo nella tentazione di cantare vittoria perché la realtà dei fatti è che anche con la costituzione del fondo aziendale 2007 c'era stato un decremento consistente rispetto all'anno precedente. Incassata la “buona” notizia, resta da chiarire cosa intenda fare l'amministrazione con questi soldi. La proposta di RdB è chiara:

 

a. consolidare la corresponsione della quota di produttività legata ai risultati collettivi (quella che nel nostro comunicato scorso abbiamo definito Paperino) sia nella sua consistenza sia nella tempistica di erogazione;

b. affermare il principio in base al quale la produttività d'Agenzia venga corrisposta con un parametro professionale unico.

 

L'impegno che abbiamo chiesto all'amministrazione è di confermare le quote stanziate per il pagamento della produttività collettiva di un anno fa: circa 92 milioni di euro; e di impegnarsi a un pagamento in unica soluzione sulla base di presenze e di un parametro unico. Verrebbe da chiederci che ne sarà del fondo 2009, se l'amministrazione saprà mettere sul piatto gli stessi risparmi che hanno consentito oggi di piangere con un solo occhio. Oggi il fondo aziendale barcolla su due stampelle: l'equivoco sui principi di competenza e cassa e la cambiale dei risparmi di gestione. Fino a quando si potrà giocare sul filo dei ritardi: il 2009 per il 2008, il 2010 per il 2009 e così via? Fino a quando all'amministrazione verrà ancora chiesto di raschiare il barile dei risparmi e delle entrate proprie? E quant'è fondo questo barile?

 

Mancano comunque all'appello 400 milioni sottratti con la finanziaria 2008 – e non ce lo scordiamo. L'amministrazione ha messo sul piatto il frutto dei risparmi di gestione; “risparmi di gestione” significa meno passaggi, meno progressioni, meno investimenti. Si mette su un piatto ciò che si è levato dall'altro. E per questo i lavoratori del Fisco – e quelli delle Entrate – devono segnarsi il nodo al fazzoletto delle progressioni e della carriera. I duemila passaggi sui quali RdB ha riacceso i riflettori dopo mesi di buio e silenzio, restano un obiettivo primario da raggiungere entro la fine del 2009. Più utile adesso è constatare che il nostro sciopero di comparto, l'unico, e due generali hanno prodotto un clima di conflitto che evidentemente non ha consentito all'amministrazione di affondare la lama nella ferita da tempo aperta sui salari.

 

Domani questa situazione avrà tanti padri e madri e tutti faranno la corsa a rivendicare il successo dei percorsi conflittuali proposti. Noi invitiamo a non abbassare la guardia: il 23 ottobre lo sciopero generale dei lavoratori pubblici serve a difendere diritti, dignità e salario, a partire da quei 400 milioni che mancano all'appello da un anno e mezzo.

 


Alleghiamo il testo del verbale sulla costituzione del Fondo 2008 e l'accordo sullo scorrimento della graduatoria di mobilità nazionale.