Agenzia Entrate - Valentino e i Lavoratori

Roma -

Martedì 12 febbraio Valentino Rossi e l'Agenzia Entrate faranno la pace. Il campione pesarese ha ammesso le sue colpe e tanto deve essere bastato all'amministrazione finanziaria per concedergli uno sconto pari al 90% della cifra contestata al pilota di motociclismo. Al termine della kermesse amministrativa, Rossi firmerà l'accertamento con adesione che gli regalerà la modica cifra di cento milioni di euro (si scrive così € 100.000.000,00 con nove zeri prima della virgola e due dopo, tanto per essere precisi come un cronometro), Valentino e l'Agenzia delle Entrate di Pesaro terranno una conferenza stampa.

 

Quali saranno le domande non è dato saperlo, ma probabilmente saranno domande benevole, tendenti a ricostruire l'immagine pulita di un campione ferito nell'orgoglio per essere stato additato quale maxi-evasore. In fondo Valentino è simpatico e uno sconto sulle tasse alla gente simpatica può essere concesso.


Circolava qualche anno fa una battuta: "Le tasse bisogna pagarle con il sorriso. Io ci ho provato, ma quelli volevano i soldi...". Battuta un po' vecchiotta che evidentemente però sortisce ancora i suoi effetti pratici se ai contribuenti simpatici si concedono sconti del 90% sulle imposte evase. Tanto per fare due conti, i Lavoratori delle Entrate che avrebbero potuto guadagnare dal maxi accertamento fiscale una cifra approssimativa intorno al 2% degli importi accertati, si dovranno invece accontentare del 2% dell'importo riscosso, per giunta a rate. La differenza in meno è di circa due milioni di euro (si scrive così € 2.000.000,00 con sei seri prima della virgola e due dopo, tanto per essere precisi come un cronometro).

 

Così i Lavoratori del Fisco, senza contratto da 25 mesi e con un meccanismo salariale che sposta sempre più fondi dalla retribuzione fissa a quella legata alla produttività, hanno finito per regalare al simpatico Valentino Rossi ben due milioni di euro. A loro, forse fra tre o quattro anni, andranno le briciole di quel che resta di un lavoro di intelligence meticoloso e di elevata professionalità. Il bello è che tutto sta accadendo negli stessi giorni in cui i conguagli fiscali hanno azzerato a molti Lavoratori del Fisco lo stipendio di febbraio e il rimborso IRPEF del 2004. Ma per loro si sa, non ci sono adesioni che tengano. Quanto al Contratto non se ne sa nulla, a parte la cifra stanziata per gli "aumenti" al 5,01% parte dei quali finanzieranno il salario di produttività. Così al prossimo maxi-evasore famoso (o solo ben introdotto), sarà possibile concedere con una colletta pubblica un altro mega-sconto. Nel Paese dei molti sudditi e dei troppi Re va bene anche così.

 

Sia chiaro però che non è nostra intenzione prendere di mira un bersaglio fin troppo facile su cui peraltro si è registrato un certo accanimento. Casi come questi ci interessano perché sono emblematici: fanno notizia quando riguardano personaggi noti, ma la vera notizia è che sono purtroppo assai più diffusi. Quanto a Valentino, gli auguriamo di tornare a fare presto quello che sa fare meglio. I suoi tifosi continueranno a volergli bene: se come contribuente suscita molte perplessità, il personaggio merita la simpatia e la stima che si è guadagnato in pista. Potrebbe dare l'esempio anche come contribuente.