Agenzia Territorio - Decentramento: la partita è ancora aperta!

Roma -

Assistiamo ad una fase nella quale “tutti dicono tutto” con il solito risultato di spaccare  il fronte dei lavoratori. C’è chi è garantista, chi promette protezione o chi assicura una mobilità soltanto volontaria.

 

Ovviamente non possiamo e non vogliamo assistere silenti a tutto ciò, ci sembra pertanto doveroso, non solo fare chiarezza per quelli che sono gli aspetti meramente tecnici della questione, secondo noi, ma anche ribadire quelle che sono le nostre posizioni.

 

Intanto è bene ricordare che il numero del personale eventualmente da trasferire agli Enti locali è calcolato sulla base di una percentuale sul totale dei dipendenti dell’Agenzia.

 

Quando a giugno del 2007 ci è stato presentato il DPCM relativo anche al numero di personale eventualmente transitante, tale percentuale era stata calcolata dalla Cabina di regia includendo sul totale anche gli allora Lavoratori a Tempo Determinato: è stato frutto di una strategia sindacale atta ad ottenere un numero inferiore di unità trasferibili, assicurarsi l’esclusione da tale calcolo dei LTD. Se, infatti,  si fossero contati anche loro le risorse umane risultanti sarebbero state nuovamente 4000 e non 2955.  Dal 1 ottobre di quest’anno tali dipendenti sono inseriti a pieno titolo tra i lavoratori a tempo indeterminato a carico dell’Agenzia e, come tali, non sono più una classe di lavoratori diversi, separati da tutti gli altri …

 

Così come a tutti quei colleghi cui qualcuno ha raccontato di trovarsi in una botte di ferro ed esentati dal decentramento  perché non facenti parte del “settore catasto” vogliamo precisare che la normativa che ha stabilito il decentramento delle funzioni catastali ai Comuni nasce nel 1998 prima della riforma in Agenzia, e per questa ragione si rivolge specificatamente ai lavoratori del  “settore catasto”. Ad oggi questa distinzione è completamente superata dalla normativa vigente per la quale esistono uffici unici provinciali, direzioni centrali e direzioni regionali che inglobano tutte le funzioni che l’Agenzia del Territorio svolge. Tutto questo “tirarsi fuori” rischia di  provocare  guerre intestine tra  lavoratori che portano soltanto ad indebolirli e a dividerli.

 

La scellerata operazione decentramento riguarda tutti: ci riguarda dapprima come  cittadini e ci riguarda come lavoratori, nella fattispecie come lavoratori tutti dell’Agenzia del Territorio e non di una fetta di essa, quindi rimaniamo uniti e compatti.

 

Peraltro, le Rappresentanze di Base non avendo deposto le armi sulla riuscita della scellerata operazione di cui sopra e sempre più confortate da fatti che depongono a favore della sopravvivenza dell’Agenzia e di TUTTO il personale, non hanno ritenuto dover fare proclami o promesse su una eventuale mobilità assolutamente volontaria.

 

La partita è ancora aperta e noi vogliamo ancora fermare questo decentramento, non ci diamo per vinti, non abbiamo tirato i remi in barca, non promettiamo cose! Vogliamo farle!

 

L’autorità politica non ci ha ancora convocato relativamente al DPCM che riguarda la mobilità del personale, peraltro molti comuni hanno assunto le funzioni catastali ma non hanno intenzione di esercitarle, le adesioni sarebbero a macchia di leopardo sul territorio nazionale creando inevitabilmente una serie di disservizi all’utenza inenarrabili: il Governo prende tempo e però qualcuno già alza bandiera bianca parlando di come gestire la mobilità?

 

Fortunatamente questo non è un argomento all’ordine del giorno e noi adesso combattiamo per non doverlo mai discutere.

 

È certo che la nostra organizzazione sindacale di fronte a qualsiasi processo di mobilità ha lottato sempre e comunque con tutte le sue forze perché ai lavoratori fossero garantiti tutti i loro diritti.

 

Le problematiche sono complesse e serie visto che sia per il “distacco”, sia per il trasferimento ci sono forti differenze economiche tra i Contratti Agenzie fiscali ed  Enti locali.

 

E’  vero si può pensare a zainetti, salvagente o quant’altro per garantire il mantenimento del trattamento economico ma l’esperienza (vedi Monopoli e Demanio) ci ha insegnato che sono palliativi e comunque soluzioni momentanee.

 

Siamo fermamente convinti di poter ancora fermare questa operazione ed è per questo che stiamo organizzando una serie di iniziative che coinvolgeranno le Istituzioni a vari livelli, i cittadini e naturalmente i lavoratori.

 

I prossimi due passi da compiere sono:

 

  • Mozione di assemblea allegata a questo comunicato da consegnare immediatamente al Prefetto della vostra provincia e poi inviarci comunicazione di quando questo è avvenuto;
  • I giorni 6 e 7 novembre scendiamo in piazza insieme all’Associazione dei Consumatori   organizzando dei gazebo magari provvisti di computer per fornire al momento la rendita catastale ai cittadini che ne facessero richiesta  o in alternativa volantinaggio di documentazione sui servizi che oggi può offrire l’Agenzia del Territorio ai cittadini direttamente dalla propria casa. Questo per far conoscere l’ottimo servizio a cui siamo arrivati e per far parlare di noi sulla stampa, quindi massima pubblicità all’evento.

 

 


 

 

AI LAVORATORI DELL’AGENZIA DEL TERRITORIO DELLE REGIONI FRIULI VENEZIA GIULIA, VENETO, EMILIA ROMAGNA e TOSCANA ANCORA IN ATTESA DEI  BUONI PASTO DAL MESE DI APRILE 2007 E DEL CONGUAGLIO PER L’AUMENTO DEI TICKET DA €4.60 a € 7.00,

 

 

comunichiamo

 

che, dopo numerosi solleciti e pressioni presso le strutture centrali responsabili, le stesse ci hanno garantito che entro il mese di novembre del corrente anno verrÀ erogata una cospicua prima tranche, mentre all’inizio del 2008 verrÀ effettuato il saldo.

 

 

naturalmente  vigileremo.