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Agenzie Fiscali - Contratto: atto I scena I

Si "apre" all'ARAN il negoziato per il rinnovo del biennio economico

Come nelle più classiche rappresentazioni teatrali, oggi è andato in scena all’ARAN il primo atto della arcinota commedia dell’assurdo: il rinnovo del biennio economico.

 

L’ARAN si è presentato al tavolo con l’identica direttiva che il governo gli aveva affidato per il comparto ministeri: definire programmi e progetti per la produttività individuale e collettiva, misurazione degli obiettivi, valutazione delle performance da parte dell’utenza e altre consuete amenità.

 

Il tutto sostenuto da un aumento di 10€ per l’anno 2008 che raggiunge i 79,97€ complessivi per il 2009. D’altronde l’inflazione programmata era 1,7% per il 2008 e l’1,5% per il 2009 con un aumento percentuale totale del 3,2%. Cosa volere di più?

 

A fronte di questa generosa offerta talune sigle sindacali che, alla chiusura del precedente contratto avevano affermato “il prossimo o 200€ o non si firma”, hanno mestamente elaborato una teoria che avrebbe portato l’aumento salariale “ben oltre gli 80€” fino a fargli raggiungere la cifra di 85€! A scusante vale il fatto che i precedenti 100€ e passa del vecchio contratto erano stati erogati ben oltre la scadenza del biennio, mentre ora potremmo chiudere già questo contratto all’interno della sua vigenza.

 

Di certo è parso a tutti paradossale che l’ARAN accompagnasse questi aumenti con ”piccole modifiche normative” del contratto che non avrebbero però snaturato l’impianto totale dello stesso.

 

Abbiamo tutti ricordato all’ARAN che questo è il rinnovo del biennio economico e non normativo. Inoltre tutte le sigle hanno affermato che ciò che dispone la direttiva è già ampiamente contenuto nel nostro contratto, peraltro firmato nel suo complesso solo pochi mesi or sono. Perciò, l’unico argomento che potrà essere oggetto di discussione sarà la sola parte economica. Insomma il solito vecchio discorso dei pochi maledetti e subito.

 

Sulla scomparsa delle somme legate al comma 165, RdB ha richiesto se l’impegno che il governo ha sottoscritto lo scorso 30 ottobre con alcune sigle sindacali abbia già trovato concretezza in un qualche emendamento alla legge finanziaria in via di approvazione. Consci che una disposizione di legge può essere modificata da una norma di pari livello e non da una semplice circolare, ci è parso giusto capire fin dove arrivi la fiducia delle sigle firmatarie. L’ARAN ha pacificamente risposto che, a sua conoscenza, di emendamenti non c’è finora traccia e che l’impegno preso dal governo è tuttora un impegno e basta.   L’ARAN verificherà se il nostro contratto ha in sé la compatibilità con la direttiva posta dal governo e la seduta si è aggiornata.

 

Sipario. Fine primo atto.