Agenzie Fiscali - Dotazioni organiche, numeri o persone?

Roma -

È con sconcerto che dalla lettura del decreto legge 28/04/09 per l’emergenza terremoto in Abruzzo, siamo venuti a conoscenza che il decreto medesimo all’art.12 capo V prevede la chiusura di un certo numero delle sedi periferiche del MEF, che lo stesso personale transiterà prioritariamente nei Monopoli di Stato e nelle Agenzie Fiscali e che le dotazione organiche dei Monopoli e delle stesse Agenzie potranno essere rideterminate con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri.

 

Non possiamo che stigmatizzare il ”modus operandi” che questo Governo sta ormai perseguendo senza più limiti e scrupoli di alcun tipo: nascoste nei meandri di un decreto per l’emergenza terremoto si continuano a perpetrare operazioni contro i lavoratori del pubblico impiego bypassando le Organizzazioni sindacali come se già non esistessero più. Insomma si chiudono uffici con la stessa facilità con la quale si potrebbe chiudere una porta, si spostano lavoratori come fossero pacchi postali attuando vere e proprie operazioni di mobilità coatta con atti unilaterali ignorando completamente le normative vigenti.

 

Qualsiasi tipo di ristrutturazione e di riorganizzazione degli uffici, infatti, è di norma oggetto di confronto con le Organizzazioni Sindacali per non parlare delle dotazioni organiche che lungi dall’essere una mera operazione aritmetica, in realtà rappresentano l’istituto che determina il percorso professionale dei lavoratori, un percorso peraltro imposto dallo stesso CCNL. Per l’ennesima volta si procede a colpi di decreto senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze di natura economica e logistica che ricadranno sui lavoratori: il decreto ci dice che i lavoratori degli uffici oggetto di chiusura saranno prioritariamente assorbiti dai Monopoli e dalle Agenzie fiscali senza considerare il fatto che per esempio i Monopoli non sono presenti in tutte quelle città per le quali si prevede la soppressione degli uffici del MEF, così come non si fa alcun cenno al problema dei fondi per il salario accessorio destinato ai lavoratori medesimi.

 

Ma c’è di più: il decreto prevede, per ovvi motivi, la rideterminazione delle dotazioni organiche delle Agenzie fiscali e dei Monopoli di Stato anche qui attraverso un atto unilaterale, incurante e del taglio già imposto alle stesse dal decreto Brunetta e delle vigenti dotazioni organiche che nelle Agenzie fiscali è stata una determinazione al ribasso e nei Monopoli una semplice fotografia dell'esistente. Le recenti determinazioni delle dotazioni organiche già di fatto tarpano le ali a quelle dinamiche professionali tanto decantate dalle Amministrazioni delle Agenzie: la loro rideterminazione basata semplicemente su uno “spostamento di numeri” non potrà essere altro che una determinazione incurante dei piani aziendali, dei carichi di lavoro e degli obiettivi “sfidanti” che si vogliono (solo in teoria) raggiungere.

 

La lotta all’evasione fiscale è sempre più solo uno slogan elettorale, il nuovo decreto ne è l’ennesimo esempio che si aggiunge ai tanti che questo Governo sta attuando: da ultimo la ristrutturazione dell’Agenzia delle Entrate che vede la soppressione di numerosi uffici. Lo smantellamento sistematico e inesorabile della pubblica amministrazione è in realtà l’unico obiettivo che questo Governo persegue a qualsiasi prezzo e con qualsiasi mezzo.

 

Abbiamo chiesto un incontro alle autorità politiche e ai Direttori delle Agenzie, un incontro che possa ristabilire il rispetto delle regole, un incontro che possa dare voce ai lavoratori. Non siamo numeri, operazioni algebriche da “spostare” o peggio “sopprimere”: rivendichiamo la nostra dignità di persone prima ancora che di lavoratori, ricordando a chi ci governa e a chi ci rappresenta che siamo tra quei pochi cittadini che pagano le tasse e che con il loro lavoro mandano avanti, nonostante tutto, questa Italia da troppi bistrattata.